Il fondatore di Wikileaks: "Decine di aziende vendono ai governi sistemi in grado di controllare le comunicazioni. Chiunque abbia uno smartphone può essere controllato facilmente. e il business vale miliardi di dollari"

facebook-spy«Chi di voi ha un iPhone? Chi ha un blackberry? Chi usa Gmail? Beh, siete tutti fregati». Non usa mezze parole Julian Assange, il fondatore di Wikileaks, per descrivere la situazione nella quale secondo lui si trova più o meno tutto il mondo: siamo tutti facilmente spiabili. Anzi forse siamo già tutti spiati. E' l'ultimo scoop messo a segno da WikiLeaks in partnership con il Bureau of Investigative Journalism (BIJ) e Privacy International, organizzazione britannica che si batte per il rispetto della privacy. A presentarlo, in una conferenza stampa a Londra, è stato lo stesso Assange. Come avviene questa operazione di spionaggio globale? Molte società private in giro per il mondo sono in grado di offrire a chi paga tecnologie capaci di monitorare email, sms e telefonate «di un'intera popolazione». Sistemi che - se consegnati agli aguzzini di spietati regimi - possono essere letali «quanto un proiettile». L'inchiesta è stata chiamata SpyFiles.

Wikileaks, in collaborazione con il Bureau of Investigative Journalism (BIJ) e Privacy International, un'organizzazione britannica per il rispetto della privacy, ha scoperto che 130 aziende private, basate in 25 Paesi (Italia inclusa, con la Hacking Team), offrono a governi, servizi segreti e privati "tecnologie capaci di monitorare email, sms e telefonate di un'intera popolazione". E se quei sistemi, continua Assange, finiscono nelle mani di qualche regime sanguinario, essi possono essere letali "quanto un proiettile". Si tratta di strumenti avanzatissimi, che sembrano tratti da un film di Hollywood. Invece sono veri e pronti sul mercato.

 ''Societa' di sorveglianza come l'americana SS8, l'italiana Hacking Team, o la francese Vupen producono virus Trojans in grado di assumere il controllo di computer e cellulari - incluso iPhone, Blackberry e Android - registrando ogni uso, movimento e persino immagini e suoni della stanza in cui si trovano'', spiega Assange. In pratica, taglia corto il boss di WikiLeaks, ogni cellulare diventa ''una microspia che in piu' e' anche in grado di telefonare''.

"Spero", ha concluso il leader di Wikileaks, "che la pubblicazione di questo materiale faccia capire che tutti siamo spiati. Non è una minaccia teorica, che può verificarsi in un remoto futuro: sta accadendo oggi, e coinvolge ognuno di noi".


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