Terremoti, eruzioni vulcaniche, alluvioni, tornado ed uragani. E' in corso un grande cambiamento e nessuno può ormai più chiudere gli occhi davanti alle condizioni minacciose e alle catastrofi in cui si trova questo mondo e che prendono il sopravvento.
Dai dati comunicati dalla scienza risulta chiaramente che la situazione di questo mondo sta peggiorando in modo drammatico e le prospettive per il futuro si fanno sempre più oscure. È incredibile come l'uomo pur essendo talmente evoluto non riesca a controllare qualcosa di cui necessita per la sopravvivenza. Un uomo è fatto per il 70% di acqua e senza l'acqua non può sopravvivere:come fa quindi l'acqua a diventare causa di morte? Ogni anno eventi naturali e catastrofici cambiano la Terra e l'uomo non può far altro che restare ad osservare impotente di fronte a tanta devastazione. L'unica risposta plausibile che si possa dare è che l'uomo è solo di passaggio sulla Terra e non può pretendere di comprendere ne tanto meno controllare fenomeni come i terremoti, vulcani, tsunami o gli uragani che sono sempre esistiti e che forse,la Terra,senza di essi,”morirebbe”.
D'altra parte bisogna considerare che l'uomo è in parte causa di questi fenomeni che ormai avvengono sempre più frequentemente:sta distruggendo un luogo fantastico e armonioso;ogni giorno che passa c'è sempre meno verde e più grigio,il tasso di inquinamento nell'aria è ormai critico. Ma imperterrito e spietato continua a “pugnalare” Terra che non può che rispondere con delle catastrofi.
Purtroppo l'uomo si pone in maniera arrogante nei confronti della Natura pretendendo di poter comprendere tutto e riuscire a dare delle spiegazioni ma le Terra è in continua evoluzione(o involuzione,chi lo sa?)e l'uomo non riesce a stare dietro a tali cambiamenti. Cosa si può fare allora?
In realtà l'uomo ha qualche speranza,ma se vuole continuare ad abitare questo meraviglioso pianeta deve cercare di ridimensionarsi,ricordandosi che la Terra è la sua dimora e deve essere rispettata come tale.
cercando di coesistere con terremoti e maremoti,magari evitando di costruire immense metropoli in luoghi considerati “a rischio”.