Chase Brandon, ex agente della CIA, sostiene di aver visto i documenti che confermano l’atterraggio degli Ufo a Roswell. Sono trascorsi 65 anni dal giorno in cui un oggetto misterioso precipitò a Roswell, nel deserto del New Mexico: e dal 1947 l'ipotesi del disco volante continua a far parlare di se.

UFO-CIA

L’8 luglio 1947, 65 anni or sono dunque, è una data molto famosa e ricordata per l’incidente a Roswell (New Mexico, USA) nel quale si schiantò un pallone sonda appartenente ad un’operazione della United States Air Force. La vicenda è diventata però famosa e ha destato interesse, e lo desta ancora, da parte degli ufologi e appassionati dell’ufologia, per i quali, invece, l’incidente sarebbe legato allo schianto di un ufo e al recupero di materiali extra-terrestri, tra cui cadaveri alieni, da parte dei militari USA. E ora, un ex agente della CIA rivela ciò che è realmente accaduto.

altChase Brandon, veterano della CIA per 35 anni, ha detto: “Era un veicolo spaziale che chiaramente non proveniva dal nostro Pianeta”. Brandon ha lavorato nella CIA come agente in incognito, responsabile delle operazioni segrete dell’agenzia per 25 anni, dove gli furono assegnate missioni contro il terrorismo internazionale, anti-insurrezionali, contro il traffico globale di stupefacenti e il contrabbando di armi. Ha trascorso i suoi ultimi 10 anni di servizio della CIA, come primo collegamento ufficiale dell’Agenzia per le industrie di intrattenimento e di pubblicazione. Fu durante questo periodo, a metà degli anni’90, che entrò in una sezione speciale del quartier generale della CIA a Langley, in Virginia, chiamato Historical Intelligence Collection.

Si trattava di una zona il cui accesso era riservato a poche persone, secondo quanto raccontato dall’uomo. Pare che abbia notato delle scatole con dei nomi sopra, alcuni scarabocchiati. Tra queste, vi era anche una scatola con su scritto: “Roswell”. Quando tolse il coperchio ogni suo sospetto su quello che avvenne nel luglio del ’47 ebbe conferma. Ovviamente Brandon ha dichiarato: "non rivelerò mai l’effettivo contenuto della scatola, ma quello che vi era al suo interno conferma l’esistenza dell’UFO e il suo schianto su Roswell, così come ipotizzato e creduto da milioni di persone nel mondo".

Niente di tutto questo si presenta come una sorpresa, almeno per ora, ma Chase Brandon si aggiunge  a quella folta schiera di ex agenti, ex astronauti, ed ex comandanti che a distanza di anni rilasciano dichiarazioni su UFO e Alieni fermandosi ad un passo dalla prova concreta che tutti aspettano.

Del resto Brandon non è un novellino della comunicazione ad effetto e sa come funziona il sistema. Ha lavorato come consulente per il cinema, per varie serie televisive, è comparso frequentemente anche nei documentari a tema su Discovery Channel, History Channele via dicendo.

Inutile dire che le sue dichiarazioni hanno già fatto il giro del mondo, guadagnandosi una citazione su Fox News, Huffigton Port e Daily Mail

Aggiornamento

La smentita della CIA

Pronti via, la CIA smentisce le dichiarazioni dell’ex agente Chase Brandon a proposito dell’incidente di Roswell. Alla trasmissione ’Coast ToCoast’ condotta da George Noory il 23 Giugno, davanti a quattro milioni e mezzo di ascoltatori,  Brandon aveva dichiarato: “Ho la certezza assoluta che si trattò di un’astronave extraterrestre perché ne ho viste di prove negli archivi degli CIA”. 

CIA

Negli Historical Collection Files della CIA esistono, a detta di Brandon, dei fascicoli marcati ’Roswell’ contenenti prove e documentali di quanto accadde  in quella fatidica data nel Luglio 1947 nei pressi dell’allora anonima cittadina del New Mexico.

La smentita è arrivata putuale martedì 10 luglio scorso, dall addetta all’Ufficio Stampa della CIA Jennifer Youngblood, che ha così risposto:I nostri esperti  non hanno avuto nessun riscontro rilevante all'interno dell’Agenzia che possa corroborare le  affermazioni del signor Brandon, come risulta dal rapporto definitivo del ruolo della CIA negli studi sugli UFO reso pubblico nel 1997”. 

Che tempismo !

Il ’tempismo perfetto’ del suo outing con le celebrazioni del sessantacinquesimo anniversario dell’UFO crash nella cittadinadi Roswell nel NewMexico, la coincidenza risulta sospetta, è forse una mossa pubblicitarià? se fosse tale sarebbe di sicuro effetto per il lancio del suo libro ’The Cryptos Conundrum’ che stranamente in così poco tempo stà scalando  tutte le classifiche americane.

libro

Chase Brandon non si è accontentato della formidabile cassa di risonanza del programma Coast to Coast e dalla radio AM è passato al web, concedendo un’altra intervista all’influente quotidiano/blog internazionale ’The Huffington Post’ per ribadire la sostanza delle sue dichiarazioni. Gli manca solo la stampa mainstream, come il ’New York Times’ o il ’Wall Street Journal’ per fare il tutto esaurito. Al momento, in assenza di una conferma diretta da parte di Chase Brandon,  la maggioranza degli esperti in questo campo non può che attenersi ad un rigoroso un ragionamento logico. 

L’outing di Brandon non è affatto l’anello mancante. Anzi, non abbiamo alcuna certezza che Brandon dica la verità in merito a quanto avrebbe visto negli archivi di Langley. Non ha portato alcun indizio a supportare le sue tesi. Se avesse detto la verità, Chase avrebbe violato il suo giuramento di segretezza che lo vincola perennemente ai principi della sicurezza nazionale degli Stati Uniti, essendo stato per 35 anni agente CIA . Se invece si trattasse di una menzogna bella e buona, il timbro dell’Agency sul suo libro fresco di stampa e per il quale è impegnato a tutto tondo, lo metterebbe al sicuro da qualsiasi ripercussione.

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Intanto, la kermesse di Roswell è terminata anche quest’anno. Solitamente, il clou della manifestazione coincide con le celebrazioni del 4 Luglio, la Festa dell’Indipendenza. Quest’anno il 4 Luglio è arrivato di mercoledì, rovinando i programmi di migliaia di famiglie americane.


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