L’argomento affascina da sempre, ma oramai il settore è talmente saturo di cialtroni, megalomani, visionari e imbroglioni che risulta davvero complicato parlarne senza rischiare di citare fonti quantomeno poco attendibili.
Eppure la domanda “siamo soli nell’universo?” affascina ancora milioni di persone. Anzi, col nuovo millennio e le nuove scoperte in ambito scientifico, c’è una crescente percentuale di individui che credono a un’imminente manifestazione dei cosiddetti extraterrestri. Dunque parliamone, come al solito senza prenderci troppo sul serio, e vediamo che discussione ne salta fuori.
Secondo alcuni studiosi – con questo termine intendo coloro che valutano il fattore UFO con piglio "scientifico" – la Terra potrebbe essere sotto osservazione da molti anni. Ipotesi che implicherebbe una serie di fattori:
- Chi ci spia ha necessariamente una tecnologia molto superiore alla nostra;
- Chi ci spia adotta una politica non interventista nei nostri confronti;
- Chi ci spia ha interesse a proteggere il pianeta, più che la nostra civiltà.
Alcuni chiamano questo scenario “la teoria dello zoo“. In pratica noi saremmo soltanto gli abitanti scarsamente evoluti di un universo in cui altre forme di vita più intelligenti hanno da tempo scoperto modi per viaggiare nello spazio e forse anche nel tempo. Sebbene sia impossibile ipotizzare le reali intenzioni di tali creature nei nostri confronti, prevale l’idea che essi ci considerino poco più che animali da osservare – appunto – come facciamo noi nei nostri zoo.
L’ipotesi di un’invasione aliena – pare improbabile. Conquistare un intero pianeta sarebbe strategicamente complicato, anche disponendo di una tecnologia infinitamente superiore a quella delle superpotenze terrestri. Molto meglio agire da osservatori, da controllori. Cosa che può avvenire sia infiltrando degli agenti (ricreati in laboratorio?) nei centri di potere – economico, politico, militare – sia inviando saltuarie missioni di ricognizione da basi spaziali intermedie.
Saltiamo a pié pari l’ipotesi degli “infiltrati”, tanto cara ai cospirazionisti, e occupiamoci di quella dei “ricognitori”. Dando per buona questa teoria si spiegherebbero i tanti avvistamenti UFO segnalati da ben prima che gli esseri umani riuscissero a spedire i primi velivoli in cielo.
Se vogliamo azzardare ancora qualcosa di più, potremmo aggiungere che la teoria dei ricognitori spiegherebbe anche gli “UFO crash” insabbiati man mano dai vari governi terrestri. Capiterà anche agli alieni che qualche missione non sia andata a buon fine? Magari qualcuna terminata in un tragico incidente. Il caso più noto – e forse anche il falso storico più evidente – è quello di Roswell. In realtà ci sono decine e decine di documentazioni relative a “strani oggetti precipitati al suolo”.
Date un’occhiata a questa lista. E’ stilata dal CSETI (Center for the Study of Extraterrestrial Intelligence) e considera soltanto i casi che hanno riscontri pratici da esaminare. Dunque può darsi che qualcuno ci stia monitorando da lassù. Ma a dirlo sono soltanto gli ufologi e i creduloni?
Direi proprio di no. Numerosi personaggi pubblici, eminenti scienziati fino ai politici hanno dichiarato di credere nell’esistenza di forme di vita aliena e negli UFO. E' possibile che le menti più brillanti del pianeta terra siano invasate?
Del resto le dichiarazioni di alcuni politici sugli UFO sono davvero singolari: “Gli UFO non sono armi segrete pilotati dai militari e dunque non rappresentano un pericolo per la sicurezza della patria”.
Il che però lasciò un punto di domanda grande come una montagna: se certi UFO non sono guidati da piloti terrestri. chi pilota quei velivoli?