"C'è una presenza a ore dieci": è questa la comunicazione che James Lovell, astronauta della navicella Gemini, diede alla centrale della Nasa nel dicembre del 1965.
Si era agli inizi delle missioni spaziali e, pertanto, possiamo solo immaginare lo stupore dei nostri astronauti nel vedere, distintamente, altri oggetti volanti metallici nello spazio. La torre di controllo di Cape Kennedy rispose dicendo che poteva essere il razzo vettore o, eventualmente, i resti di un Titan, ma Borman ribattè senza esitazione che vedeva distintamente il razzo vettore e che l'oggetto da loro segnalato era tutt'altra cosa.
Circa l'eventualità che si trattasse di parti metalliche di un Titan, poi, fu lo stesso NORAD, l'Ente che segue le rotte di ogni satellite, dichiarò ""E' impossibile che resti di un Titan o di qualsiasi altro missile si possano trovare in quella posizione". Lovell e Borman, inoltre, si dissero sempre sicuri di aver avvistato - e fotografato - diversi oggetti luminosi e strane luminosità azzurrognole, munite di appendici vaporose, che passavano sotto la Gemini.
Dall'inizio del programma "Apollo" gli avvistamenti si sono moltiplicati; si ritiene, ad esempio, che la celebre missione dell'Apollo 11 sia stata seguita da misteriosi oggetti volanti e che persino Neil Armstrong, il primo uomo a metter piede sulla Luna, abbia riferito della presenza di alcuni non meglio precisati "oggetti".
Ecco qui di seguito la sua testimonianza, secondo la quale gli alieni avrebbero una base sul nostro satellite e ci dicono, in termini piuttosto decisi, di stare alla larga dalla Luna. A quanto dicono i rapporti finora noti, sia Neil Armstrong che Edwin Aldrin videro degli UFO dopo il famoso atterraggio sulla Luna dall'Apollo 11, avvenuto il 21 luglio 1969.
Uno degli astronauti riferì di aver visto una "luce" sopra e dentro un cratere durante la ripresa televisiva, seguita da una richiesta di maggiori informazioni da parte del controllo missione. Ecco il dialogo che si sarebbe svolto fra Luna e Terra:
NASA: Che cosa c'è? Controllo missione chiama Apollo 11...
Apollo 11: Quei "cosi" sono enormi, mio Dio! Enormi! Oh, mio Dio, non ci credereste! Vi dico che stiamo vedendo altre navicelle qui fuori. Sono ferme sul bordo del cratere! Sono sulla luna e ci stanno osservando!
Un professore, che ha voluto rimanere anonimo, ha inviato alle organizzazioni ufologiche il seguente resoconto di un dialogo da lui avuto con Neil Armstrong durante un simposio della NASA:
Professore: Che cosa accadde veramente fuori dell'Apollo 11?
Armstrong: Una cosa incredibile, anche se noi abbiamo sempre saputo di questa possibilità. Il fatto è che loro (gli alieni) ci hanno intimato di allontanarci!
Professore: Che cosa vuole dire "intimato di allontanarci"?
Armstrong: Non posso entrare nei dettagli, posso solamente dire che le loro astronavi sono di gran lunga superiori alle nostre sia per dimensioni che per tecnologia. Accipicchia se erano grandi!... e minacciose!