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 Si dice che gli animali siano in grado di avvertire i terremoti prima che questi si manifestino, ma se si tratta di leggenda o di realtà questo non è ancora stato chiarito. L’osservazione scientifica sembra propendere per la seconda ipotesi, soprattutto dopo i recenti fatti dell'emilia.

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(Adnkronos/Washington Post) Il terremoto di magnitudo 5,8 che ha sconvolto  quache mese fa la costa orientale degli Stati Uniti, ha fornito al National Zoo di Washington l’occasione per osservare il comportamento dei propri ospiti e tirare alcune conclusioni per sondare un mistero scientifico in cui ai fatti si mescola spesso il folclore.

Ecco cos’è accaduto. Stando a quanto riporta il Washington Post, qualche secondo prima dell’arrivo del terremoto il gorilla Mandara ha iniziato a gridare, poi ha afferrato il suo piccolo scappando con lui sulla cima della struttura vicina, mentre altre due scimmie, un orango e un gorilla, avevano già abbandonato il pasto e se l’erano svignata nel punto più alto a disposizione.Anche i 64 fenicotteri sembravano aver capito cosa stava per accadere e qualche secondo prima del sisma si sono nervosamente raggruppati in mucchio, e uno degli elefanti ha emesso un suono grave come per avvertire gli altri due. “Gli animali sono molto più sensibili di noi all’ambiente che li circonda. Non mi stupisce affatto che siano in grado di intuire questo genere di cose”, spiega Brandie Smith, curatore dello zoo.

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Secondo un recente studio scientifico, prima del terremoto de L’Aquila i rospi si diedero alla fuga, cercando rifugio in posti più alti e alcune settimane prima del terribile terremoto che scosse Haicheng, in Cina, nel 1975, rane e serpenti uscirono dal letargo emergendo dalle loro tane. Lo strano comportamento degli animali contribuì alla scelta di evacuare la città poco prima del sisma.

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La credenza secondo la quale l’agitazione degli animali precede sempre un terremoto, risale all’antichità, ma gli scienziati stanno cercando di dare delle spiegazioni. Secondo la geologa statunitense Susan Hough, la risposta potrebbe essere in ciò che gli scienziati chiamano “onda P”. Un terremoto genera due tipi di onde sismiche: la prima è proprio l’onda P, o onda primaria, relativamente debole e veloce, si muove lungo un asse orizzontale. Poi arriva la più potente “onda S”, o onda secondaria, che scuote la terra.

Secondo i calcoli della Hough, l’onda P avrebbe raggiunto Washington circa 15 secondi prima della secondaria e questo spiegherebbe il comportamento degli animmali, che l’avrebbero avvertita prima che gli esseri umani inizassero e vedere la terra tremare. Ma, conclude il Washington Post, potrebbe anche trattarsi di una coincidenza, e se così fosse il mistero degli animali e dei terremoti resterebbe ancora aperto.

Spunto da

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Le acque del fiume sono esondate, creando problemi e soprattutto desta preoccupazione il fenomeno della “liquefazione” mai verificatosi prima di oggi nella nostra penisola.

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