La NASA sta diffondendo tenendo aggiornata la popolazione mondiale su una tempesta solare di grande intensità che dovrebbe segnare il picco nella giornata di domani, mercoledì 25 gennaio.
L'eruzione solare (Viaggia a circa 2300 km all’ora) sembra essere la più potente degli ultimi setti anni (dal 2005), è iniziata nelle prime ore di lunedì 23 e potrebbe avere un impatto anche sugli strumenti e sulle reti tecnologiche che utilizziamo ogni giorno. Una situazione simile si era verificata anche durante l'estate scorsa (agosto 2011), anche se con minore intensità. Su una scala di classificazione che arriva fino al livello cinque, la tempesta in corso si colloca, almeno fino a ora, a livello tre. Nonostante la possibilità di danni alle infrastrutture di comunicazione, in particolare i sistemi GPS e le comunicazioni satellitari, ancora non c'è nessuna segnalazione di problemi. Tra le persone, la reazione più diffusa è di certo la curiosità, ma c'è anche chi esprime timori e preoccupazione di eventuali conseguenze. Infatti secondo la profezia legata al calendario Maya nel 2012 si sarebbe verificato un cambiamento drastico all'interno del sistema solare.
Ma torniamo alla scienza. La tempesta geomagnetica provocata dal sole è la più forte mai registrata dall’anno 2005, ma viene classificata soltanto alla categoria 3 su una scala da 1 a 5, ha precisato il fisico. È dunque considerata come “forte„ ma non “rigorosa„. Le persone comuni non noteranno niente di questo ma la tempesta di protoni potrebbe avere effetto sulle persone passeggere di voli ad alta quota.
Finito l’effetto della tempesta di protoni, sarà il turno dell’arrivo della tempesta solare. “Ci sarà un blackout radio di livello R2, che è moderato. Secondo la scala Noaa, causerà “blackout limitati delle radio ad alta frequenza, e perdite di contatto radio per decine di minuti, come anche la degradazione di segnali di navigazione a bassa frequenza per decine di minuti”. Se la tempesta fosse più potente, arriverebbe a coinvolgere in qualche modo anche le linee elettriche, ma in maniera tale da permettere alle compagnie elettriche di affrontare la questione a livello di rete: “Se la tempesta fosse abbastanza lunga, però, potrebbe danneggiare i trasformatori”.
Il fenomeno delle eruzioni solari è conosciuto e studiato da tempo e rientra nella normale attività della stella attorno a cui gravitano i pianeti del nostro sistema solare. È possibile seguire in tempo reale quanto sta avvenendo grazie al monitoraggio dettagliato dei dati di questa eruzione solare (e della conseguente tempesta magnetica) sul sito della National Oceanic and Atmospheric Administration.
Nessun timore dunque, perché non c'è ragione di preoccuparsi. Anzi, questo fenomeno solare potrebbe essere l'occasione per studiare a fondo il funzionamento della nostra stella.