Gli scienziati della Nasa tengono sotto stretto controllo il Sole: l'attività sulla sua superficie sta registrando dei picchi fuori dal comune.
Dopo un lungo sonno infatti sembra che l'attività della nostra stella sia ricominciata. Sulla sua superficie sono state osservate eruzioni solari con plasma (ovvero particelle cariche elettricamente) scagliato nello spazio interplanetario. Queste esplosioni sono emissioni della corona solare che spingono nello spazio circostante onde di gas: uno tsunami solare, che secondo gli scienziati interessa anche la Terra. L'onda d'urto viaggia nello spazio alla velocità' della luce e va a scontrarsi sul naturale scudo magnetico che circonda il nostro pianeta. Il primo effetto visibile dello tsunami è una vera 'invasione' di aurore boreali. Questa nube di particelle sta facendo rotta sulla Terra e quando arriverà, secondo gli esperti potrebbe dare luogo ad aurore di rara bellezza. Per vederle, secondo gli esperti, non occorre andare ai poli, questi straordinari bagliori del cielo, per la loro intensità potrebbero essere visti anche dal Nord America e Nord Europa.
Le eruzioni solari, visibili in alcune immagini e in un video diffusi dalla Nasa, sono state riprese dall'osservatorio spaziale solare della Nasa Solar Dynamics Observatory (SDO). Quando una di queste eruzioni raggiunge la Terra, spiegano gli esperti, interagisce con le particelle del campo magnetico terrestre generando tempeste geomagnetiche e spettacolari esibizioni di luci colorate che vanno dal rosso al blu: le aurore, normalmente osservabili dalle regioni polari. Ricordiamo che questo evento non è un fenomeno raro. Infatti l'attività solare è ciclica, dura circa undici anni, l'ultimo massimo solare è avvenuto nel 2001, questa eruzione è uno dei primi segnali, secondo gli scienziati, che il Sole si sta svegliando e sta andando verso un altro massimo solare.
Ma si tratta di un fenomeno che va oltre queste spettacolari emanazioni. Gli astrofisici che stanno monitorando il sole spiegano che si tratta della prima eruzione di simili proporzioni diretta al nostro pianeta e sottolineano che un'esplosione come questa potrebbe distruggere i satelliti che incontra sulla sua strada. Le conseguenze sarebbero gravissime: le comunicazioni subirebbero danni significativi. Secondo le previsioni della Nasa, rilanciate dal Telegraph, l'Inghilterra potrebbe trovarsi senza elettricità e subire lunghi periodi di black-out. Anche le comunicazioni sarebbero pressoché impossibili.
Secondo quanto riporta il settimanale britannico New Scientist, un rapporto finanziato dalla Nasa e pubblicato dalla National Academy of Sciences (Nas) americana a gennaio conclude che una tempesta solare potrebbe verificarsi a breve e avere gravi conseguenze per la societa' umana, totalmente dipendente dall'elettricita' e dalla tecnologia. "Ci stiamo avvicinando sempre piu' ad un possibile disastro", ha dichiarato alla rivista britannica Daniel Baker, esperto di meteorologia spaziale dell'universita' del Colorado e presidente della commissione della Nas che ha redatto il rapporto. Secondo gli scienziati, in un anno di intensa attivita' del Sole, come si prevede potra' essere il 2012, potrebbero avvenire violente esplosioni della corona solare e la Terra potrebbe essere investita da un'ondata particolarmente violenta di vento solare. A contatto con la magnetosfera terrestre, il vento solare potrebbe causare una perturbazione geomagnetica tale, secondo l'esperto, da far saltare le linee elettriche.
L'ultima volta che si era verificata una tempesta solare particolarmente violenta, nel 1859, una gigante aurora boreale aveva investito la Terra fino ai Tropici. In California, un gruppo di minatori si era svegliato pensando fosse giorno ed invece erano le due del mattino. Ma il mondo non era ancora cosi' industrializzato e dipendente dalla tecnologia e, a parte alcuni danni alle linee del telegrafo, le conseguenze di quella tempesta, chiamata perturbazione di Carrington, non erano state particolarmente gravi. Secondo il rapporto della Nas telefoni cellulari e internet potrebbero avere problemi di collegamento, cosi' come la radio e potrebbero esserci problemi di approvvigionamento elettrico e di acqua. Senza elettricita' le pompe di benzina non funzionerebbero cosi' come le centrali nucleari e a carbone, e l'intero pianeta potrebbe trovarsi senza energia. Gli esperti hanno calcolato che per far ripartire il sistema sarebbero necessari almeno una ventina d'anni.
Una tempesta solare, afferma Paul Kintner, fisico della Cornell University di Ithaca, New York, farebbe danni almeno dieci volte superiori ad una tragedia meteorologica come quella dell'uragano Katrina. E proprio come con Katrina, sottolinea Kintner, "poco probabile non significa impossibile". "La perturbazione di Carrington si era verificata in un ciclo di attivita' solare mediocre. E' saltata fuori dal nulla. La verita' e' che non sappiamo quando una cosa del genere potrebbe accadere di nuovo", ha detto.