Sodoma e Gomorra distrutte da un asteroide? 5135 anni fa, precipita sulla Terra il meteorite che avrebbe dato origine al mito greco di Fetonte e alla celebre narrazione.
Ogni notte la stessa storia. uscire all'aperto, salire in cima a una torre, e registrare accuratamente la posizione delle stelle, dei pianeti e delle nuvole. Questo era il compito di un ignoto astronomo sumero vissuto oltre 5mila anni fa. Quella notte però, anzi quella mattina, non sarebbe stata come tutte le altre. Stavano infatti per spuntare le prime luci dell'alba del 29 giugno 3123 a.C., quando in cielo comparve improvvisamente uno strano oggetto che lui stesso descrisse come una “grossa ciotola di pietra bianca che vigorosamente sorvolava il cielo”.
Reperti
Dell'attento osservatore si sono poi perse le tracce, ma le sue annotazioni sono state scrupolosamente copiate nel corso dei secoli fino a quando, nel 700 a. C., sono state incise in una tavoletta di argilla. La tavoletta poi è stata conservata nella Biblioteca di Assurbanipal (o Sardanapalo, re degli Assiri) dell'antica Ninive (vicino alla moderna Mosul in Iraq). E proprio qui, tra le rovine di questa città, nella seconda metà del 1800 d.C., l'ha ritrovata l'archeologo inglese Austen Henry Layard. Incapace di decifrarne i caratteri cuneiformi, Layard ha trasportato la tavoletta a Londra dove si trova ancora oggi, esposta al British Museum con il nome di Planisfera K8538. Osservata ogni giorno da migliaia di occhi curiosi, il suo contenuto è rimasto segreto per 150 anni.
Planisfera K8538
Precisamente fino al 2008, quando Alan Bond, direttore di una azienda aerospaziale, la Reaction Engines, e Mark Hempsell della Bristol University, riuscirono a decrittare la tavoletta e ne svelarono il contenuto nel libro “Un’osservazione sumera sull’impatto di Köfels”.
Secondo il libro, quella grossa scodella bianca in cielo altro non era che un enorme meteorite che di lì a poco si sarebbe schiantato contro una montagna nelle Alpi Austriache lasciando nella sua corsa una lunga scia di distruzione. L'esplosione avrebbe provocato, spiegano gli autori, uno smottamento nelle rocce di cinque chilometri di ampiezza e cinquecento metri di spessore le cui tracce sono state ritrovate anni fa vicino Köfels, una cittadina della regione. L'origine di queste tracce è stata a lungo (ed è ancora) oggetto di studio e di discussione tra gli scienziati, incerti tra un impatto cosmico e un naturale fenomeno geologico.
Le scoperte
Le scoperte di Bond e Hempsell hanno aggiunto argomenti alla diatriba e hanno messo in dubbio la datazione fino ad allora più accreditata, quella che faceva risalire lo smottamento all’8000 a.C. circa. Per formulare la loro ipotesi, i due scienziati hanno inserito i dati ottenuti dalla decifrazione della tavoletta in un computer in grado di ricostruire il cielo di 5000 anni fa e di simulare la traiettoria del meteorite. Secondo Bond e Hempsell, inoltre, nello scontro con la montagna il meteorite avrebbe generato una potenza pari a 1000 tonnellate di tritolo, producendo lo smottamento austriaco e una pioggia di frammenti incandescenti della temperatura di oltre 400°C che si sono dispersi in un'area circostante pari a un milione di chilometri quadrati.
Lot fugge da Sodoma. Palermo, cappella palatina. Mosaico del XII secolo.
Un evento tale da non passare inosservato, come sostengono i due inglesi, secondo i quali è probabile che oltre all'astronomo sumero ci siano stati molti altri spettatori, e che almeno una ventina di miti antichi abbiano avuto origine quella notte. I più famosi? Il mito greco di Fetonte, figlio del dio Apollo, precipitato con il carro del Sole nel fiume Eridano (antico nome del Po) e la distruzione biblica di Sodoma e Gomorra. Ed effettivamente le parole dell' Antico Testamento richiamano una pioggia di cenere e frammenti incandescenti:
“Allora l’Eterno fece piovere dai cieli su Sodoma e Gomorra zolfo e fuoco, da parte dell’Eterno; ed egli distrusse quelle città e tutta la pianura e tutti gli abitanti delle città e quanto cresceva sul suolo” (Genesi, 19).