Vi siete mai chiesti che cosa è un sogno?
Quando Shakespeare fa dire a Prospero nella “Tempesta” (atto IV) :”siamo fatti della stessa sostanza dei sogni”, ci sta dando una risposta molto esauriente su cosa sia probabilmente un sogno.
Gli esseri umani sono sogni perché sono fatti entrambi della medesima sostanza. Dovremmo perciò pensare quale sia la sostanza di cui sono fatti i sogni e gli uomini.
Genesi del interpretazione del sogno
Nel 1900 uscì la prima edizione dell’Interpretazione dei sogni di Sigmund Freud, testo di capitale importanza per la cultura del ventesimo secolo. Con esso infatti lo studio dei sogni venne definitivamente elevato al rango di dato clinico per comprendere la psiche umana, liberandolo delle superstizioni e delle credenze popolari.
Secondo Freud si sogna per appagare un desiderio. Un sogno è il risultato di un bisogno profondo che emerge a coscienza per segnalare una richiesta di essere soddisfatto.
Qual è il motivo per qui i sogni sono spesso contorti, illogici e privi di senso?
Anche qui Freud ci viene in aiuto,non tutti i desideri che si celano in noi sono accettabili e la nostra organizzazione psichica è fatta in modo da deformare e censurare il significato originario del sogno o addirittura impedirci di ricordare. Questo perché sotto l’apparenza del nostro essere svegli(fase di veglia), ragionevoli e padroni di noi stessi, c’è una dimensione fatta di desideri oscuri e proibiti che non riconosciamo e che chiamiamo pertanto ‘inconscio’(dormiente).
L’inconscio è un serbatoio di desideri sessuali, questo ci diceva Freud nei primi anni del ‘900, scandalizzando il mondo intero e rompendo il velo dell’ipocrisia borghese che partendo dall’Europa si sarebbe conclusa nel primo conflitto mondiale. Insieme ai desideri sessuali il nostro inconscio cela anche desideri aggressivi di lotta e di predominio sul prossimo,praticamente i geni animaleschi che abbiamo ereditato dai nostri predecessori.
I sogni quindi sono la porta per un mondo fatto di amore ed odio, eros e thanatos come dicevano gli antichi greci.
Dunque la sostanza dell’uomo e quindi anche dei sogni è fatta di amore, desiderio, odio, rabbia, vendetta e morte, i propellenti necessari ad alimentare i drammi e le commedie della vita come eccezionalmente ci ha insegnato Shakespeare.
Non tutti però condivisero le opinioni di Freud in merito al sogno ritenendole troppo limitate e restrittive. I sogni non sono solo teatri di amore e morte ma sono anche luoghi poetici dove l’immaginazione e la creatività si possono liberare in tutto il loro splendore, facendoci conoscere i simboli che uniscono tutto il genere umano come un unico grande flusso di idee.
Studi di ieri
Carl Gustav Jung, allievo di Freud e poi fondatore della psicologia analitica, riteneva che i sogni dovevano essere considerati alla base per quello che dicevano, anche se strani, riteneva che il saperli leggere aiutava l’uomo ad ampliare la sua forza creativa (come Salvador Dalì fece per molte opere) che era anche sessuale ma principalmente simbolica. Un sogno è il messaggio di un mondo interiore che lega tutti gli esseri umani dall’uomo primitivo a quello che vola nello spazio. Esso aiuta a completare e a comprendere le nostre forze interiori più profonde. Ed infatti gli artisti sono un esempio di persone che sanno dare una forma ai loro sogni mediante la loro abilità creativa.
l’uomo di oggi
Un altro autore, James Hillman, insegna che sognare non è solo un momento particolare durante il sonno(fase REM), ma è soprattutto un modo per leggere e sentire gli attimi insieme alle esperienze della propria vita, rinunciando ogni tanto allo spazio della ragione e per lasciarsi andare, senza pregiudizi o limitazioni.Così,sognamo quando entriamo in un mondo dove ogni oggetto può parlare e raccontarci la sua storia.Hillman inoltre insegna che sognare è un modo per ascoltare ovvero sentirla manifestarsi come una voce lasciandola esprimere liberamente.E forse proprio questo ci hanno lasciato poeti come Shakespeare, consapevoli di questa sostanza che rende sognatori.
Come diceva Henri Cartier-Bresson :” Si muore tutte le sere, si rinasce tutte le mattine: è così. E tra le due cose c'è il mondo dei sogni”.