I ricercatori non hanno più dubbi: è stato l’asteroide che ha generato il cratere Chicxulub in Messico a causare la più grande estinzione di massa della storia, 65 milioni di anni fa, quando sono scomparsi i dinosauri e oltre la metà di tutte le specie animali della Terra.
Lo dimostra su Science uno studio internazionale condotto fra Europa, Stati Uniti, Messico, Canada e Giappone e coordinato dall’Università tedesca di Norimberga. Dopo aver esaminato informazioni raccolte da paleontologi, geochimici e geofisici, i ricercatori hanno dimostrato che l’estinzione di massa che ha cancellato i dinosauri può essere giustificata solo dall’impatto di Chicxulub. I nuovi dati mettono quindi fine alla lunga controversia che finora ha diviso coloro che vedevano nell’impatto dell’asteroide la principale causa della fine dei grandi rettili e coloro secondo i quali l’impatto dell’asteroide era accaduto 300.000 anni prima dell’estinzione e che indicavano invece come causa dell’estinzione l’eruzione vulcanico nell’altipiano indiano del Deccan.
Secondo lo studio pubblicato oggi su «Science» l’asteroide responsabile dell’estinzione di massa aveva un diametro di 12 chilometri e l’impatto, un milione di volte più potente dell’esplosione di una bomba atomica, potrebbe aver causato nello stesso tempo e istantaneamente devastanti terremoti e tsunami su tutto il pianeta. L’evento ha inoltre sollevato una grande quantità di polveri, detriti e gas che hanno causato una sorta di «nube» che ha ridotto la luce, provocato il raffreddamento della superficie terrestre e l’acidificazione degli oceani, decimando specie vegetali e animali.