Margherita Hack non ha dubbi, la vita extraterrestre esiste. Esistono milioni di stelle come la nostra dove è possibile che si sia sviluppata la vita intelligente.
Alla vigilia del Festival della scienza a Bologna e mentre nelle librerie il libro della scienziata toscana Libera scienza in libero stato va a gonfie vele lei spiega ad Affari Italiani la possibilità di altre infinite Terre: “Il sole è una stella comunissima. Pensare che le condizioni per la formazione della vita si siano verificate solo sulla terra è assurdo. Sappiamo che ci sono miliardi di pianeti: dal ‘95 a oggi ne abbiamo scoperti oltre 300, sappiamo anche che quasi tutte le stelle (come il sole) hanno dei sistemi planetari quindi è ipotizzabile che ci siano miliardi di terre solo nella nostra galassia. Se contiamo che ci sono miliardi di galassie…
Parla di forme di vita intelligenti? “Certo. Ci sono stelle molto più vecchie del sole che ha 5 miliardi di anni. Quindi è facile che le civiltà extraterrestri siano molto più evolute di noi”.
Ma perché la scienza non l’ha ancora provato? “E’ molto complesso. Il pianeta scoperto più simile alla terra dista da noi venti anni luce. Per raggiungerlo e verificare servirebbe un’astronave capace di viaggiare almeno a un centesimo della velocità della luce e ci vorrebbero comunque 2000 anni. L’alternativa reale è il progetto SETI: dal ‘64 dei telescopi sono puntati su pianeti simili alla terra e aspettano dei possibili segnali intelligenti. Ma la probabilità di captarli è bassa poiché per comunicare serve che il livello di sviluppo delle civiltà sia circa lo stesso e la nostra è troppo giovane”.
E sulla condizione della scienza in Italia: “Il problema è la mancanza di fondi per la ricerca. Si spende per creare dei ricercatori e quando sono pronti per produrre li si regala all’estero.