Il tema UFO non è fenomeno che caratterizza il nostro tempo. Gia' nel Passato vi furono avvistamenti nei cieli del pianeta e le testimonianze raccolte attraverso il tempo costituiscono una prova tangibile del loro passaggio.
Abbiamo già trattato questo argomento,ricollocando il fenomeno UFO nella storia e ricollegando questi avvenimenti con i rispettivi periodi di apparizione. Africa,America latina,Europa e anche Asia hanno avuto a che fare almeno una volta con queste temantiche. In questo articolo vogliamo approfondire uno dei periodi storici più gloriosi ma a ancora scarsamente conosciuto in campo ufologico, La roma antica. Si conoscono moltissime cose riguardo a questo florido periodo storico ma analizzando questo periodo in termini ufologici è molto strano che uno dei più grandi imperi di tutti i tempi non riporti alcun segno di contatto. Le possibili ipotesi di tale mancanza possono essere varie, ma due si rivelerebbero particolarmente interessanti:
- prima ipotesi :Il fenomeno UFO non si è verificato in quel periodo storico particolare
- seconda ipotesi :vi furono avvistamenti ma non furono rilevanti
Pur essendosi distinti in campo archtettonico e militare i romani erano troppo legati hai loro culti religiosi manifestando così scarso interesse verso qualcosa di più ampio,per cui avvistamenti o presunti contatti non erano ritenuti utili a fine di analisi.
Tra le due ipotesi nessuna sembrerebbe attendibile o per lo meno non aiutano a capire, perciò ipotizzando che pur essendoci stato un contatto, esso non sia avvenuto in presenza dei grandi autori e che valutando le opere architettoniche non vi sia stata una raffigurazione artistica in tal senso a causa dei ripetitivi e standardizzati canoni di costruzzione.
La prima smentitia ci arriva da Giulio Ossequente, fù uno storico romano vissuto attorno al 40 d.C.
Nella sua opera presa in analisi, cioè il Libro dei Prodigi (De prodigiis) descrive - citando fonti autorevoli come Tito Livio - anomalie avvenute a Roma e nei suoi domini. Dell'opera ci è giunta la parte tra il 249 a.C. ed il 12 a.C. Questi avvenimenti furono descritti in modo dettagliato e in odine cronologico, utilizzando come fonti di autorevolezza le liste dei consoli.
Ma vediamo nel dettaglio: "A Capua fu visto il sole di notte. Nel Campo Stellato una parte dei montoni di un gregge fu uccisa da un fulmine. A Terracina nacquero tre gemelli. A Formia durante il giorno furono visti due soli. Il cielo bruciò. Un uomo fu bruciato da un raggio di luce uscito da uno specchio. A Gabi piovve latte. Nel Palatino parecchie costruzioni furono colpite dai fulmini. Nel tempio della Vittoria entrò un cigno e sfuggì dalle mani di chi voleva catturarlo. A Priverno una fanciulla nacque senza una mano. A Cefalonia si vide una tromba che suonava in cielo. Piovve terra. A causa di una violenta tempesta furono distrutte case e devastati campi. Spesso caddero dei fulmini. Durante la notte a Pesaro brillò una specie di sole. A Cere nacque un maiale con mani e piedi umani e fanciulli con quattro piedi e quattro mani. A Foro Esino una fiamma, uscita dalla bocca di un bue, non lo ferì.
(Ti. Graccho M. Iuventio coss. - 163 a.C.)
Anche Seneca , nel suo trattato di scienze naturali, riporta le numerose osservazioni effettuate sulla manifestazione di inspiegabili "travi luminose" che comparivano all'improvviso nei cieli delle citta' antiche per rimanervi immobili per parecchi giorni, per poi sparire all'improvviso come erano arrivate. Accadde anche, secondo le cronache, che da Roma molte corti di legionari corsero verso Ostia in soccorso della citta' credendo fosse distrutta da un incendio di vaste proporzioni tanto erano i bagliori rossastri che giungevano dalla sua direzione. Quando i soldati vi giunsero vi trovarono solo una enorme trave fissa nel cielo che spandeva la sua luce rossastra e che rimase, immobile, per alcuni giorni nel cielo.
Ecco altri esempi :Ad Amiterno un bambino appena nato da una ancella disse "Ave!". Nel territorio perugino e in alcuni luoghi di Roma piovve latte. Tra le varie cose colpite da un fulmine, ad Atella quattro dita di un uomo furono tagliate come da una spada. Una moneta di argento si sciolse con il calore di un fulmine. Nel territorio di Trebula una donna sposata con un cittadino romano fu colpita da un fulmine ma sopravvisse. Nel cielo si sentì un rumore e si vide cadere una palla dal cielo. Piovve sangue. A Roma di giorno fu possibile vedere una fiamma che fluttuava nell'aria. Nel tempio dei Lari una fiamma entrò dal tetto e arrivò alla sommità della colonna senza far danno. Su proposta del console Cepione le giurie furono divise tra senatori e cavalieri. Le altre cose rimasero in pace.
(Q. Servilio Caepione C. Atilio Serrano coss. - 106 a.C.)
Un gufo fu visto fuori città. Una mucca parlò. A Tremula Mutusca fu trovata con il capo coperto una statua, che era a capo scoperto. A Nocera un olmo, rovesciato dal vento, si ristabilì eretto sulle radici di sua spontanea volontà. In Lucania piovve latte, a Luni sangue. A Rimini una cane parlò. Armi celesti furono viste combattere in un certo momento dall'est all'ovest e prevalse quella occidentale. In base al responso degli aruspici il popolo portò un'offerta a Cerere e a Proserpina. Ventisette vergini portarono i doni cantando. La Luna e una stella apparvero dall'ora terza all'ora settima durante il giorno. Il territorio vicino a Turi fu devastato dai fuggitivi e dai disertori. I Cimbri dopo aver oltrepassato le Alpi e aver devastato la Spagna si unirono ai Teutoni. Un lupo entrò a Roma. Alcuni avvoltoi furono colpiti e uccisi da un fulmine su una torre. All'ora terza ci fu un'eclissi. Uno sciame di api si stabilì davanti al tempio della Salute. Piovve latte sul Comizio. Nel Piceno furono visti tre soli. Nei campi di Volsini si vide una fiamma, spuntata dalla terra, toccare il cielo. In Lucania due agnelli nacquero con zampe equine; uno dei due aveva la testa di scimmia. Nei pressi di Tarquinia sgorgarono dalla terra fiumi di latte. In base al responso degli aruspici furono collocate due statue di legno armate e si tenne una supplicatio. In Macedonia i Traci furono sottomessi.
(C. Mario C. Flavio coss. - 104 a.C.)
A Tarquinia si vide una fiaccola ardente improvvisamente scendere. Al calare del Sole si vide un oggetto circolare simile a uno scudo dirigersi da ovest a est. Nel Piceno le abitazioni furono ridotte in rovine da un terremoto, mentre alcune rimasero inclinate nella loro sede sconvolta. Un fremito di armi fu udito dal fondo della terra. Le Quadrighe dorate nel foro sudarono nella parte inferiore. Gli schiavi fuggitivi in Sicilia furono trucidati in battaglia.
(C. Mario L. Valerio coss. - 100 a.C.)
Possiamo quindi dire che anche in quel periodo vi furono avvistamenti (come nella Grecia classica) ma a differenza di altre parti del mondo non vi è alcuna costruzione o reperto ancora utile per poter dire con certezza quanto queste anomalia abbiano influito sul ordinario vivere, ci rimangono solo pochi scritti fortunatamente composti da fonti autorevoli.
Concludo dicendo che non si può escludere nulla a priori solo il tempo potrà mostrarci realmente le cose per quelle che sono,(la famosa grotta affrescata di Romolo e Remo, è stata portata ala luce nel 2007 per la prima volta....