La Civilta' Perduta di Malta ci lascia un segno che ancora oggi non possiamo spiegare all'interno della nostra storia, un segno che non possiamo colmare con nessuna certezza. Un popolo che dai ritrovamenti effettuati su quelle terre, presentava un capo allungato posteriormente.
5 tracce ci portano alla scoperta (si spera prossima) di questa strana e misteriosa civilta':
- Un popolo evoluto scomparso
- Un numero elevato di megaliti
- Profonda costruzione posta negli abissi senza apparente utilizzo di strumenti metallici
- Un culto antico molto noto alle varie religioni, quello della dea madre
- Un teschio prestorico
Malta isola principale di un arcipelago di isole, presenta quindi molti enigmi archeologici. Questo popolo dalla testa allungata visse su queste isole certamente sino al 2400 A.C. (secolo della sua misteriosa scomparsa). Una ondata migratrice 2500 anni prima di Cristo avvenne nel mondo in generale e questo popolo ha dato aiuto alla costruzione dei megaliti che vediamo oggi nel mondo intero.
Alcuni denti umani ritrovati a Malta furono datati 10000 - 5000 anni prima di Cristo proprio in pieno neolitico. Megaliti datati 3000 A.C. vengono trovati a Gozo e rappresentano i primi megaliti del mediterraneo. Precisamente dal 3500 e 2500 le tre isole vengono misteriosamente abbandonate. I nuovi migranti che arrivano su Malta usarono le strutture come posti di sepoltura
Scomparso quel popolo la tecnologia che è stata usata in quelle terre sembra aver fatto un passo indietro. Questi uomini avevano delle conoscenze evolute, quasi certamente, qualcosa che li ha portati a essere a stretto contatto con gli egizi. Possiamo dedurre questo perchè gli utensili utilizzati per creare tali monumenti non sono mai stati ritrovati. Utensili che perforavano la roccia grezza.
Nel 1500 A.C. abbiamo la comparsa e la testimonianza di questa conoscenza a Stoneage, Karnak e in Egitto con le piramidi. Facendo un confronto troviamo scoperte sconvolgenti che collegano questo popolo antichissimo ancora una volta con le principali civilta' conosciute. Come mai in tutta europa ma anche nel mondo si registra una strana attivita' con la fine del neolitico? sono osservatori astronomici? Ceppi funerari? Grandi riferimenti per vedere il Sole dalla superfice terrestre?
la stessa struttura poteva essere realizzata con blocchi piu' piccoli, effettivamente uno sforzo tale e sovrumano sembra quasi impossibile, come se in antichita' si potesse giustificare tale utilizzo perchè era possibile gestire tale peso (da qui l'idea che furono dei giganti a costruire quelle mura). In ogni sito, erano presenti molte carrucole circa 20 - 30 per sito, che servivano a trasportare i blocchi, secondo quanto riportato dagli stessi archeologi.
Le ipotesi non mettono daccordo ancora oggi gli studiosi. l'uso di carrucole ad esempio era quasi incredibile, e i rinvenimenti di pietre rotonde fecero pensare che quelle pietre rotonde venivano adagiate sotto i megaliti durante il trasporto, ma anche questa ipotesi è ardua da validare. Nessun utensile di metallo è stato mai ritrovato e la lavorazione con altre pietre è l'unica possibile spiegazione da dare alla forma dei megaliti che sono datati in un periodo di cui noi non abbiamo testimonianza del ferro. 1300 operai quindi sembrano essere l'unico strumento che in 14 anni per tempio avrebbe fatto il suo lavoro fino alla fine. Un tempo relativamente breve, forse troppo poco.
In realta' anche le civilta' primitive potevano spostare queste pietre ma esigevano un enorme forza lavoro. a Malta troviamo pietre gigantesche sorprendenti. Un sistema di megaliti allineato con i solstizi e i movimenti della Luna. Proprio per questo si crede che esso servisse per calcolare i cicli lunari. Ma un ciclo lunare dura solo 18 anni e sapendo questo i loro costruttori crearono per alcuni templi due entrate posizionate sull'asse centrale.
L'asse terrestre, come sappiamo, gira e la posizione che oggi abbiamo dei cicli è differente da quella che una volta potevano osservare e misurare, si è calcolato che solo 2 volte negli ultimi 15000 i templi potevano essere allineati ai cicli lunari del 10300 A.C. e del 3600 A.C.
Gli allineamenti non sono perfetti, ma la precessione degli equinozi almeno secondo quanto datato dai megaliti sembra dare valore all'ipotesi della loro funzione rispetto ai cicli lunari.