Nel 1876 compare a Londra un libro sconvolgente dal titolo:"Libro di Oera Linda”, sottotitolato “Da un manoscritto del XIII secolo”. La cosa è scottante, è che se ciò che è scritto nelle pagine del libro è vero, la storia del mondo antico va completamente riveduta e corretta.
Si racconta che nel III millennio a.C., nel tempo in cui vennero innalzate le grandi piramidi e Stonehenge, nel nord dell'Europa esisteva una grande isola continente, abitata da una razza altamente civilizzata. Nel 2193 a.C. l'isola era scomparsa, svanita come l'altrettanto leggendaria Atlantide, completamente disintegrata da immense catastrofi. Molti superstiti erano riusciti a trasferire la loro civiltà altrove. Egitto e Creta compresi.E infatti nel “Libro di Oera Linda” leggiamo che Minosse, il favoloso re di Creta, costruttore del labirinto, era un frisone e che era stata questa sua civiltà a originare in seguito quella ancora più splendente di Atene. Tutto questo era sembrato così straordinario e sconvolgente che in prima battuta gli studiosi tedeschi e olandesi sorrisero fra loro, pensando a una colossale presa in giro.
Anche se il trucco era stato inscenato bene e probabilmente si trattava non di un falso moderno, ma antico, vecchio di un secolo o due, cosa che l'avrebbe al massimo spostato nel tempo attorno al 1730. Fino a qui siamo nella leggenda, ma il libro prosegue raccontando quella che sostiene essere una storia realmente accaduta. Nel 2193 a.C. una catastrofe immane e sconosciuta aveva colpito Atland, che era stata inghiottita dalle acque dell'oceano.
La logica suggerisce che allo stesso modo avrebbero dovuto scomparire anche le isole britanniche, dal momento che erano vicinissime al misterioso continente; ma se Atland era un territorio sotto il livello del mare come gran parte dell'attuale Olanda, si comprende facilmente il perché della spaventosa , catastrofica alluvione.
Ancora una volta troviamo Atlantide come punto focale, difficile dire se fosse un continente ormai sommerso o altro non riconducibile ad una spiegazione logica. In attesa di nuovi aggiornamenti è nostro dovere renderlo noto.