Centinaia di cerchi e quadrati perfetti e giganteschi stanno affiorando dal suolo nella regione degli stati amazzonici di Acre e Amazonas. Sono gia' state scoperte piu' di 300 su un'area di 250 km, dopo un progressivo disboscamento. Il primo a scoprire alcune di queste forme - di circa 120-150 metri di lato - e' stato il paleontologo Alceu Ranzi.
Di queste società si perse ogni traccia e le ricerche non vennero realizzate perché si ipotizzò che i suoli nel nord dell'Amazzonia fossero troppo poveri per permettere l'agricoltura necessaria alla vita di una società sviluppata. "Oggi sappiamo che il quadro che ci siamo fatti - ha spiegato Schaan - è errato e dunque c'è tantissimo ancora da scoprire in quei luoghi".
Le ultime scoperte hanno messo in luce una serie di scavi ampi anche 11 metri e profondi diversi metri con un muro in terra che fa da protezione alto circa un metro. Numerose strade poi, collegano queste misteriose strutture. Attorno ad alcune di queste sono stati scoperti dei manufatti necessari alla vita quotidiana di un'abitazione, come ceramiche o frammenti in legno per vari usi.
Ma chi costruì e soprattutto a cosa servì tutto ciò nel fitto della foresta amazzonica? "Al momento rimane un mistero. E' probabile che quelle strutture potessero essere dei luoghi cerimoniali costruiti vicino a case", ha detto la ricercatrice. Tuttavia, secondo William Woods, un antropologo dell'Università del Kansas (Usa) le strutture potrebbero aver avuto finalità diverse nel tempo.
Quel che ha meravigliato gli archeologi è il fatto che le forme geometriche appaiano sia in aree pianeggianti che in ambienti collinari, dove, da sempre, si è creduto che le popolazioni preferissero non vivere. Tuttavia, poiché le strutture nelle due aree sono molto simili, secondo i ricercatori fu la medesima società a edificare gli uni e gli altri. "Un'idea che va contro quella comune secondo cui in Amazzonia le popolazioni non ebbero rapporti tra di loro", ha sottolineato Schaan.
Secondo un primo rilevamento è possibile che la società che costruì tutto ciò sia stata composta da almeno 60.000 persone. I primi risultati sono stati pubblicati sulla rivista Antiquity.
Per gli archeologi quanto sta venendo alla luce è davvero un mistero, anche perché se fino a oggi si chiedeva loro quante persone potevano vivere in quell'ambiente, la risposta sarebbe stata vicino a zero. "Il primo passo è stato fatto - ha rimarcato l'archeologa - ma ora rimane moltissimo da rilevare e studiare. I risultati potrebbero far riscrivere pagine di storia di un mondo che neppure pensavamo che esistesse".
Nota della redazione: Questa notizia risale ad circa un anno fà ma ho voluto lo stesso riproporvela, essendo una scoperta recente è molto probabile aspettarsi degli aggiornamenti che il prima possibile provvederemo a mettere.