Universalmente noto come il libro più misterioso del mondo, è a tutt'oggi l'unico libro scritto nel XV secolo che non sia stato ancora decifrato. Il manoscritto contiene immagini di piante mai viste ed è scritto in un idioma che non appartiene ad alcun sistema alfabetico/linguistico conosciuto.

altUn libro misterioso, vecchio di secoli, che nessun gruppo di esperti è riuscito a comprendere. E' una mattina di sole del 1912 quando Willfrid Voynich varca la soglia di Villa Mondragone a Frascati , poco distante da Roma. La villa è un antico convento di frati gesuiti e ciò che il ricco antiquario americano scoprirà negli scantinati della biblioteca gli cambierà la vita per sempre. Tra i vecchi manoscritti che gli verranno mostrati Voynich troverà infatti quello che ancora oggi è considerato il libro più misterioso del mondo. Universalmente noto come il libro più misterioso del mondo, è a tutt'oggi l'unico libro scritto nel XV secolo (la datazione al radiocarbonio ha stabilito con quasi totale certezza che il manoscritto sia stato redatto tra il 1404 e 1438) che non sia stato ancora decifrato. Il manoscritto contiene immagini di piante mai viste ed è scritto in un idioma che non appartiene ad alcun sistema alfabetico/linguistico conosciuto.

Il volume, scritto su pergamena di vitellino, è di dimensioni piuttosto ridotte: 16 cm di larghezza, 22 di altezza e 4 di spessore. Consta di 102 fogli, per un totale di 204 pagine. La rilegatura porta tuttavia a ritenere che originariamente comprendesse 116 fogli e che 14 si siano smarriti.

Fanno da corredo al testo una notevole quantità di illustrazioni a colori, ritraenti i soggetti più svariati: proprio i disegni lasciano intravedere la natura del manoscritto, venendo di conseguenza scelti come punto di riferimento per la suddivisione dello stesso in diverse sezioni, a seconda del tema delle illustrazioni:

Sezione I (fogli 1-66): chiamata botanica, contiene 113 disegni di piante sconosciute.

Sezione II (fogli 67-73): chiamata astronomica o astrologica, presenta 25 diagrammi che sembrano richiamare delle stelle. Vi si riconoscono anche alcuni segni zodiacali. Anche in questo caso risulta alquanto arduo stabilire di cosa effettivamente tratti questa sezione.
Sezione III (fogli 75-86): chiamata biologica, nomenclatura dovuta esclusivamente alla presenza di numerose figure femminili nude, sovente immerse fino al ginocchio in strane vasche intercomunicanti contenenti un liquido scuro.
Subito dopo questa sezione vi è un foglio ripiegato sei volte, raffigurante nove medaglioni con immagini di stelle o figure vagamente simili a cellule, raggiere di petali e fasci di tubi.
Sezione IV (fogli 87-102): detta farmacologica, per via delle immagini di ampolle e fiale dalla forma analoga a quella dei contenitori presenti nelle antiche farmacie. In questa sezione vi sono anche disegni di piccole piante e radici, presumibilmente erbe medicinali.
L'ultima sezione del  Voynich comincia dal foglio 103 e prosegue sino alla fine. Non vi figura alcuna immagine, fatte salve delle stelline a sinistra delle righe, ragion per cui si è portati a credere che si tratti di una sorta di indice.

Il manoscritto, del quale non esistono copie, è attualmente conservato presso la Beinecke Rare Book and Manuscript Library dell'Università di Yale, negli Stati Uniti, dove reca il numero di catalogo «Ms 408».


L'alfabeto che viene usato, oltre a non essere stato ancora decifrato, è unico. Sono però state riconosciute 19-28 probabili lettere, che non hanno nessun legame con gli alfabeti attualmente conosciuti. Si sospetta inoltre che siano stati usati due alfabeti complementari ma non uguali, e che il manoscritto sia stato redatto da più persone.

Imprescindibile quanto significativa in tal senso è poi l'assoluta mancanza di errori ortografici, cancellature o esitazioni, elementi costanti invece in qualunque altro manoscritto. In alcuni passi ci sono delle parole ripetute anche 4 o più volte consecutivamente.
Inoltre, poiché una delle piante raffigurate nella sezione "botanica" è quasi identica al comune girasole giunto in Europa all'indomani della scoperta dell'America e quindi successivamente al 1492, si è supposto che l'autore non potesse ancora conoscere tale pianta ergo il libro sarebbe stato scritto solo successivamente a tale data.

E' opinabile rivedere la storia così come la conosciamo? oppure si tratta di conoscenze già maturate in quei tempi?

Il documento integrale in HD in formato pdf lo potrete trovare:http://wpage.unina.it/dellaval/Voynich.pdf

Aggiornamento importante !

La scoperta è dell'Università dell'Arizona nonchè del team del Prof. Greg Hodgins della "UA's Department of Physics" che attraverso la datazione al radiocarbonio ha potuto verificare che il noto manoscritto risale precisamente all'inizio del quindicesimo secolo (tra il 1404 e 1438), perciò ancora più antico di quello che si era approssimativamente stimato in precedenza attraverso ricerche e studi.

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Il volume, scritto su pergamena di capretto, è di dimensioni piuttosto ridotte: 16 cm di larghezza, 22 di altezza e 4 di spessore. Consta di 102 fogli, per un totale di 204 pagine. La rilegatura porta tuttavia a ritenere che originariamente comprendesse 116 fogli e che 14 si siano smarriti. E' scritto in un idioma incomprensibile, paiono essere utilizzate lettere simili al latino, ma questa è solo una supposizione, chi lo conosce ha già avuto sicuramente modo di osservare la sua insolita stesura.

Attualmente di proprietà della Beinecke Rare Book e della Biblioteca del Yale, il manoscritto è stato scoperto nella Villa Mondragone nei pressi di Roma nel 1912 dal rivenditore di libri antichi Wilfrid Voynich mentre valutava una cassa di libri offerti in vendita dalla Compagnia di Gesù. Voynich ha dedicato il resto della sua vita a svelare il mistero delle origini del libro e decifrare i suoi significati. Morì 18 anni dopo, senza riuscire a svelare il mistero.

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Nel 2009 Hodgins e colleghi, hanno effettuato la datazione al radiocarbonio per stabilire l'età precisa del manoscritto. Per ottenere un campione delle pagine è stato necessario recarsi presso la Yale University, dove in precedenza venne effettuato un restauro del manoscritto, mantenendo in sede alcune pagine che non erano state restaurate o riparate ma che tuttavia per questo esame risultavano essere le migliori.

"Mi sono seduto con il manoscritto Voynich su una scrivania davanti a me, e delicatamente ho sezionato un pezzo di pergamena dal bordo di una pagina con un bisturi" ha detto Hodgins.

Ha inciso quattro campioni da quattro pagine, ciascuno da 1 a circa 6 millimetri e li ha portati al laboratorio di Tucson, dove sono stati accuratamente puliti.
"Poiché sono stati prelevati dai margini della pagina, abbiamo trovato un molte tracce di sebo delle dita lasciate nel tempo", spiega Hodgins .
Successivamente, il campione è stato bruciato, spogliando il materiale di tutti i composti indesiderati e lasciando dietro di sé solo il suo contenuto di carbonio, cioè una piccola spolverata di grafite sul fondo della fiala.

Il team ha così scoperto che l'età presunta del Manoscritto Voynich era errata di almeno 100 anni, e tale scoperta ha smontato alcune delle ipotesi sulle sue origini e percià le deduzioni sulla sua storia.

In altra sede un team di esperti aveva analizzato gli inchiostri e le vernici del manoscritto e delle immagini. "E' stato scoperto che i colori sono coerenti con la gamma di colori e pigmenti del Rinascimento. I colori che erano disponibili al momento, ma in realtà non ci dicono molto e non vi è nulla di sospetto".
Mentre Hodgins si affretta a sottolineare che qualsiasi cosa al di là dell'aspetto della datazione è fuori della sua competenza, ammette che è altrettanto affascinato dal libro come tutti gli altri studiosi che hanno cercato di svelare la sua storia e il suo significato.
"Il testo presenta caratteristiche strane come parole ripetitive o una lettera che si ripete in una sequenza" dice. "Cose alquanto stravaganti che rendono davvero difficile decifrarne il significato".
"Ci sono tipi di cifrari che incorporano all'interno di significato incomprensibile. Quindi è possibile che la maggior parte di essi non significhi nulla. Non vi è un metodo di cifratura storico, dove si ha un foglio di carta con i fori in posizione strategica in essa. E quando quei buchi sono stabiliti in cima alla scrittura, si leggono le lettere in quei buchi".

Voynich

"Chissà che cosa viene scritto su questo manoscritto, ma sembra avere a che fare con una serie di argomenti che possono riguardare l'alchimia. La segretezza è talvolta associata con l'alchimia, e quindi sarebbe coerente con quella tradizione, se la conoscenza contenuta nel libro è stato codificato. Cosa rappresentano i disegni? Sono soggetti di botanica? Sono organismi marini? Sono oggetti astrologici? Nessuno lo sa!".
"Trovo che questo manoscritto sia assolutamente affascinante. Mettere insieme queste cose è stato fantastico. Si tratta di un grande puzzle che nessuno ha ancora svelato" conclude Hodgins.

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