Nell'altro articolo si è parlato della teoria la quale vedrebbe la Terra come un vero e proprio super organismo vivente, in questo invece forniremo l'altra versione.
Inanzi tutto Dipende da cosa si intende per "vivente". Gli esseri viventi che conosciamo noi respirano, mangiano, si riproducono e muoiono. In questo senso le montagne non sono viventi, e quindi neppure il pianeta Terra può essere definito vivente.
Se invece diamo al termine "vivente" un significato di "mutevole, in evoluzione, che possiede cicli interni di riequilibrio" allora dovremmo dire che in effetti il pianeta non è un sasso stabile ma un "organismo in evoluzione". Diciamo che la materia inorganica non è materia vivente perchè non ha memoria. perciò solo flora e fauna hanno natura di esseri viventi, poichè possono adattarsi all'ambiente a seconda della situazione che trovano. Tuttavia anche la materia non vivente non è inerte, e anzi mostra una potenza estremamente più grande della vita perchè è in quantità notevolmente superiore. la vita è soltanto una piccola muffa di questo pianeta, che tra l'altro non è tra i più grandi.
la materia inorganica ha le sue leggi naturali, le sue leggi chimiche e fisiche, che non si modificano col tempo come il DNA di una specie animale. per tale motivo non è viente, perchè non può adattarsi all'ambiente. è materia che muta con regole immutabili molto più semplici di quelle con cui avviene l'evoluzione di una specie, tanto per farti il paragone più stridente.
Perciò gaia è un sistema complesso che ha come struttura principale una grande quantità di materia inorganica che durerà per milioni di anni (è tuttavia un pianeta giovane perchè possiede ancora una notevole attività vulcanica), e come orpello marginale una piccolissima quantità di materia organica vivente esclusivamente sulla sua superficie esterna, che non si sa quanto possa durare ancora perchè nessuno possiede la sfera di cristallo. Ora, un'enorme masso di pietra magmatica con una sottile muffa sulla sua superficie, può essere considerato un organismo vivente?
La risposta è no. perchè quel masso non ha vita prorpia e non può modificare il proprio comportamento col tempo. la terra, cioè, non potrebbe mai dire: mi sono stufata di girare intorno al sole, preferisco alpha centauri perchè lì si sta meglio. la stella più vicina al sole potrebbe anche essere migliore della nostra stella, ma la terra non lo saprebbe mai, ne mai potrebbe raggiungerla anche se lo sapesse. Anzi, la scienza sa che la nostra stella sarà la tomba della terra, perchè un giorno imploderà su se stessa inghiottendosi i pianeti più vicini, compresa la terra.
Gaia è quindi una fantasia mitologica, non una realtà scientifica. è una realtà effettiva solo sulla superficie terrestre, cioè l'ambiente naturale in cui vivono flora e fauna quello sì che è vivente e si adatta al clima e al tipo di superficie che incontra.
Gaia è per così dire una divinità superficiale, della crosta terrestre. Governa la vita sulla sommità del pianeta, non al suo interno, dove governa ade, il dio degli inferi. gaia, perciò, rappresenta tutte quelle leggi scientifiche sul clima e l'organizzazione delle forme di vita esistenti che ancora non conosciamo. E' il sapere completo su come funziona la vita sulla terra, di cui noi abbiamo ancora soltanto una conoscenza parziale.
La scienza è estremamente recente nella storia dell'uomo: paragonata alla vita di una persona, la scienza esiste diciamo da 5 minuti, perciò è davvero come se per decine di anni l'umanità avesse passato il proprio tempo a giocare e chiacchierare di bambole e automobiline, e soltanto da 5 minuti avesse iniziato a discutere di scienza e previsioni sul proprio futuro su questo pianeta. un'inezia, quindi. siamo davvero agli inizi dell'inizio!
Quindi gaia è ancora in gran parte un mistero. sappiamo che un ecosistema ha le sue regole, i suoi meccanismi di regolazione, sappiamo che con l'evoluzione siamo saliti in cima alla piramide della catena alimentare, divenendo da prede degli animali feroci a superpredatori onnivori e invincibili.
Questo ci dà un'enorme responsabilità sulle altre specie, perchè noi le controlliamo tutte quante. Se una si estingue, la colpa è nostra, non di gaia. E gaia, prima o poi, ci presenterà il conto. se il bimbo fa i capricci e uccide troppe specie, gaia ci castigherà con un mondo meno biodiverso, quindi più povero e più vulnerabile. Insomma, ci toglie la paghetta settimanale. certo, poi noi stiamo studiando la genetica, e potremo cercare di aggiustare le cose.
Ma ci vorranno secoli di ricerca scientifica in cui nel frattempo potremo combinare molti danni, considerata l'indola aggressiva e predatoria della nostra specie. Purtroppo l'invidia è un nostro grosso difetto che ci viene dalla divisione in sessi e dalla gerarchia nella forza fisica. Perciò questi difetti mentali si riverberano sulla specie facendola agire in modo poco razionale e spargendo danni ovunque e costantemente sulla superficie terrestre.
I guai più grossi sono la deforestazione, che è come la calvizie della flora: un mondo senza alberi è vecchio, morente, perchè l'ossigeno è la base della vita su questo pianeta. L'altro guaio grosso è l'inquinamento, che rende tossico l'ambiente. Si tratta di livello di saturazione. Si resiste fin che si può, finchè un giorno scatta la svolta tossica e si crepa tutti. Poi ci sono teorie catastrofiste, ma il pessimismo non fa mai bene. meglio il realismo e le cose sicure. Di certo non si può pensare che non avremo nessun problema, perchè questo sarebbe irresponsabile. Qualunque cosa modifichi, avrà un ritorno prima o poi.
Quindi definirla Terra viva non è il termine corretto, se mai la si potrebbe chiamare Terra evolvente, in costante cambiamento, ma la cosa veramente importante è saperla amare ma soprattutto rispettare, è comunque la nostra casa.