Il 19 settembre 1952 avvenne una delle esercitazioni NATO più corpose dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Si chiamò “Operazione Mainbrace” e coinvolse 80.000 uomini, oltre 200 navi e circa 1000 aerei.

Non tutti sanno che quel giorno uno strano intruso, proveniente (probabilmente) dallo spazio extra-atmosferico, si presentò inaspettatamente. Era un classico “flying saucer” (disco volante). La prova in un documento declassificato, catalogato AIR16/1199, che si trova negli archivi britannici sugli UFOs. Questo documento è illustrato anche nel libro (inedito in Italia) pubblicato (per conto del Ministero della Difesa inglese) da David Clarke dal titolo “UFO Files”. L’avvistamento ha coinvolto diversi navigli, tra cui il 269° Squadrone. Il responsabile dell’epoca era il tenente di volo John Kilburn.

Tutti videro apparire dal nulla un “piatto volante”, circolare e di colore argenteo. Località Topcliffe (Yorkshire del Nord). Mentre il personale militare notava le evoluzioni di un caccia “Meteor”, che proveniva da est e si trovava a circa 5000 piedi di quota, improvvisamente videro anche un altro oggetto. Era all’inizio bianco, in alto nel cielo. La quota dell’intruso era di circa 10.000/20.000 piedi circa, a circa 5000 piedi dalla poppa del “Meteor”. Una volta focalizzato meglio, l’intruso volante si dimostrò di colore argenteo, circolare e sembrava viaggiare ad una velocità inferiore rispetto al “Meteor”. Sembrava procedere sulla stessa rotta dell’aereo militare.

Dopo qualche secondo, il “disco volante” incomincia a scendere di quota, oscillare come “un pendolo”, simile alla caduta di una foglia. In un primo momento, i militari presenti alla scena pensarono ad un paracadute o un pezzo di motore dell’aereo. Il “Meteor” poi si diresse verso Dishforth e l’UFO continuò per altri pochi secondi a scendere. Subito dopo arrestò la sua discesa a “pendolo” e incominciò a ruotare attorno al proprio asse. Poi, improvvisamente, accelerò ad una velocità incredibile verso ovest, girando poi verso sud-est prima di scomparire.

Gli osservatori riferiscono che i movimenti dell’oggetto non erano identificabili con qualsiasi cosa abbiano mai visto nell’aria e il tasso di accelerazione è stato incredibile, una accelerazione superiore a quella di una stella cadente. L’avvenimento durò circa 20 secondi.

Un avvistamento reale, di cui mai se ne parla. Qui si parla di un “disco volante”, che fa “scacco matto” ad una esercitazione corposa della NATO, un “disco volante” reale e non illusorio. Un caso che entra nella storia.



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