È uno dei misteri più affascinanti, uno di quelli su cui si è interrogato il mondo intero. È il mese di luglio del 1947. Un'astronave aliena precipita nel deserto del New Mexico, nei pressi di Roswell.

L'"incidente di Roswell" è un evento avvenuto a Roswell (Nuovo Messico, Stati Uniti) nel luglio del 1947, nel quale secondo i sostenitori dell'ufologia si sarebbe verificato lo schianto di un UFO e il presunto recupero di materiali extra-terrestri, tra cui cadaveri alieni, da parte dei militari statunitensi. Il primo comunicato stampa pubblicato dalla base aerea di Roswell l'8 luglio 1947 parlava infatti proprio di un "disco volante" La dichiarazione ufficiale delle autorità statunitensi fu però che si trattava di un semplice pallone sonda.La teoria della caduta di un'astronave aliena è divenuta popolare presso i media e tra gli ufologi, secondo i quali tra il 2 giugno e il 3 luglio 1947 sarebbero accaduti dei fenomeni di carattere ufologico in questa città e nella vicina Corona (Nuovo Messico), culminati il 2 luglio con lo schianto nel deserto di un veicolo spaziale di ipotetica provenienza extraterrestre.

L'inizio degli avvenimenti

La vicenda ebbe inizio il 3 luglio 1947 a Roswell, una isolata località del Nuovo Messico, quando il proprietario di un ranch, W. W. Mac Brazel, rinvenne dei resti metallici nella proprietà in cui lavorava e per questo contattò lo sceriffo di Roswell. L' 8 luglio 1947, l'ufficio di informazioni al pubblico della Roswell Army Air Field (RAAF), nel New Mexico, emise un comunicato stampa, pubblicato dal quotidiano Roswell Daily Record,  in cui veniva descritto il recupero di un disco volante da parte del personale militare del campo, da un ranch vicino Roswell, scatenando l'intenso interesse dei media. Il giorno dopo, arrivò la smentita dell'aereonautica, la quale dichiarò che era stato recuperato un pallone sonda dal personale RAAF, e non un "disco volante." L'avvenimento trovò spazio in altri giornali locali, per filtrare successivamente in quelli nazionali, dando inizio ad un vero e proprio fenomeno mediatico.

Così scriveva il San Francisco Chronicle del 9 luglio 1947: «  Le numerose voci riguardanti il disco volante sono diventate realtà ieri quando l'intelligence del 509 Bomb Group dell' Ottava Air Force, Roswell Army Air Field, ha avuto la fortuna di entrare in possesso di un disco volante con la collaborazione di uno degli allevatori locali e lo sceriffo di Chaves County. L'oggetto volante è atterrato in un ranch vicino a Roswell la scorsa settimana. Non avendo un telefono, l'allevatore ha tenuto il disco fino a quando non è stato in grado di contattare l'ufficio dello sceriffo, che a sua volta lo ha riferito al Maggiore Jesse A. Marcel del 509° Bomb Group Intelligence Office. Sono immediatamente scattate misure e il disco è stato subito prelevato a casa dell'allevatore. E' stato perquisito dalla Roswell Army Air Field e successivamente trasportato dal maggiore Marcel al quartier generale più alto. »

(San Francisco Chronicle - July 9, 1947)

Giunse anche l'FBI. L'FBI nel luglio del 1947 avrebbe inviato un telegramma a J. Edgar Hoover, allora direttore del Federal Bureau, in cui si indicava il ritrovamento di un oggetto di matrice extraterrestre e dei suoi componenti. Dopo alcuni giorni di dibattiti, i soldati di Roswell mostrarono i rottami di un aerostato, che sarebbe stato impiegato per il programma di ricerca Mogul, un sistema di sorveglianza teso a controllare attività sovietiche in campo nucleare. Durante il corso degli anni vi furono varie segnalazioni da parte degli abitanti di Roswell circa le attività dell'aeronautica e dell'FBI. Alcuni abitanti dissero che a volte il personale dell'aeronautica portava dei relitti e dei corpi non umani in camion dell'FBI. Tutte queste illazioni furono smentite dal governo USA.

Per circa una settimana W. W. Mac Brazel fu tenuto presso reparti dell'aeronautica; quando fu rilasciato, negò tutto ciò che aveva precedentemente affermato.

I giornali che si dedicarono al caso Roswell furono molti: la maggior parte descrisse il caso dando credito all'ipotesi aliena, parlando quindi dello schianto di un UFO, alcuni parlarono invece di un'operazione di copertura (cover-up) o di contro-informazione pilotata, ad esempio per far temere ai paesi del Patto di Varsavia che gli USA potessero essere entrati in possesso di armi o tecnologie avanzate, di origine extraterrestre.

Curiosità legate all’incidente di Roswell

È il 2 luglio, il signor Dan Wilmot e sua moglie vedono attorno alle 21.50 uno strano oggetto luminoso dalla forma discoidale muoversi velocemnete verso la località di Corona. È una notte cupa, scoppia un violento temporale, e proprio quella notte, poco prima dell'alba del 3 luglio, avviene l'incidente: un UFO, o forse due, precipitano nel deserto.

Nel febbraio del 1950 l'ingegnere civile Barney "Grady" Barnett rivelò a due amici, i coniugi Maltais, che il 3 luglio 1947, mentre era in servizio, si era trovato davanti un oggetto metallico discoidale dai 7 ai 9 metri di diametro, cui si era avvicinato a piedi, sino quasi a poterlo toccare.

Molte altre persone erano già presenti, tra cui molti studenti dell'Università della Pennsylvania. Ma non è tutto. Nei pressi della strana navicella, erano state viste le ombre di alcuni esseri umanoidi privi di vita, di corporatura esile, con teste molto grandi, carnagione chiara e completamente glabri. Lo spettacolo dura poco. Nel giro di qualche minuto arriva un camion di soldati che allontana i civili e intima loro di non rivelare nulla su quanto avevano visto.

Un autorevole commento alla vicenda viene da Edgar Mitchell, ex astronauta che nel 1971 partecipò alla missione lunare Apollo 14. Secondo l'astronauta, il governo degli Stati Uniti cercò di nacondere quanto era accaduto quella notte: "Sull'avvistamento di Roswell ci fu copertura e ci fu il tentativo di insabbiare la verità".

E a tal proposito, Mitchell ha invitato il presidente Obama ad essere trasparente e a non nascondere più la verità. ''Non siamo soli nell'Universo - ha detto Mitchell - e il nostro destino è quello di diventare parte di una comunità planetaria. Dovremmo prepararci ad andare oltre il nostro pianeta e oltre il nostro sistema solare per scoprire che cosa c'è davvero là fuori''.


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