Il Premier della Gran Bretagna David Cameron, uomo del partito conservatore, noto agli ambienti ufologici inglesi ed internazionali per le dichiarazioni di “apertura” sugli UFO rilasciate lo scorso anno alla BBC.

In tali occasioni egli dichiarò che nel caso fosse stato nominato Primo Ministro avrebbe reso pubblici tutti i file riservati sugli UFO e fenomeni connessi raccolti in questi anni dalle autorità britanniche e che si sarebbe impegnato ad avere un rapporto “franco e sincero” con i propri elettori nell’affrontare tale problematica. In varie occasioni egli fu interpellato dai media, relativamente a questi misteriosi incidenti, e durante una di queste convention elettorali gli fu chiesto che cosa ne pensasse delle dichiarazioni rese dall’ex astronauta statunitense, Dott. Edgar Mitchell (il sesto uomo ad andare sulla Luna), in merito alla reale esistenza di un cover up americano sulla presenza aliena, alla conferma del famoso crash di Roswell e sulla necessità di sollevare una volta per tutte il velo della segretezza.

Cameron rispose: “Penso che dovremmo essere il più aperti possibile su questo tema, e se fossi primo ministro vi garantirei un comportamento franco e sincero su queste cose. Io credo che esistano indizi importanti sulla possibilità di trovare vita intelligente là fuori e penso che nessun governo dovrebbe nascondere tali considerazioni.”

Analogamente, anche il presidente americano Obama, durante la sua campagna elettorale, promise trasparenza da parte del governo statunitense nel caso di una sua elezione a presidente. E certamente, una volta insediato, egli chiamò nella sua amministrazione personaggi noti per essere favorevolmente aperti ad un disclosure sugli UFO. Ma, ad oggi, il presidente americano deve ancora mettere in atto le sue promesse e rendere noti quei file secretati per più di sessant’anni dai precedenti governi, file che oltre a confermare l’esistenza di diverse razze extraterrestri, confermerebbero altresì il sospetto che tecnologie alternative basate su “energia pulita e a costo zero” sia state nascoste all’umanità da chi detiene il controllo del petrolio e dei combustibili fossili.

Ma, forse, il primo ministro Cameron, terrà fede alle sue promesse e rappresenterà il lato onesto e coraggioso di tutta l’umanità, più di come altri politici, prima di lui, hanno dato l’illusione di voler rappresentare. Questa sarebbe una grande sfida e potrebbe significare l’inizio di una preparazione unificata (tra governo e popolo) al riconoscimento e all’interazione con altre civiltà che non appartengono al nostro pianeta.

Sono questi gli obiettivi da raggiungere e le azioni da intraprendere, come si è prefissata di fare ad esempio la Commissione Affari Extraterrestri che sta per nascere sia per volontà politica che popolare a Denver, nello stato americano del Colorado. Passi coraggiosi, per arrivare (per dirla alla Star Trek) dove mai nessuno è giunto prima…


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