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Biografia

Jacques Fabrice Vallée (Pontoise, 24 settembre 1939) è un astronomo francese. È molto conosciuto per la sua attività nel campo dell'ufologia. Si è occupato anche di informatica e ha scritto romanzi.

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Figlio di un magistrato, Jacques Vallée ha ottenuto una laurea in matematica alla Sorbona e un master in astrofisica all'Università di Lille. Durante la sua adolescenza a Pontoise, due cose hanno orientato la sua vita: la visione di un UFO nel cielo della città natale e la lettura nel 1958 di un libro dell'ufologo francese Aimé Michel, con cui entrerà in corrispondenza. Durante i suoi studi di astrofisica egli osserva altri UFO, di cui non riesce a spiegarsi la natura.

Nel 1961 comincia la sua carriera professionale come astronomo all'Osservatorio di Parigi. Nello stesso anno pubblica il suo primo romanzo di fantascienza, Le Sub-espace, con cui vince il Premio Jules Verne sotto lo pseudonimo di Jérome Sériel.

Nel 1962 ha lasciato la Francia e si è trasferito negli USA per praticare astronomia all'Università del Texas, dove ha contribuito a preparare la prima carta informatizzata di Marte per la NASA. In seguito Vallèè ha studiato alla Northwestern University, dove nel 1967 ha ottenuto il dottorato in informatica. Ha lavorato poi come ricercatore principale nel grande progetto della NSF su una rete di calcolatori, che viene chiamato The Planning Network (PLANET) e si sviluppa nel primo sistema di teleconferenza su ARPANET, parecchi anni prima dell'avvento di internet.

Egli ha prestato servizio anche nel National Advisory Committee del College of Engineering dell'Università del Michigan. Nel frattempo ha continuato ad occuparsi di ufologia e ha partecipato al Progetto Blue Book. Vallée è stato il primo studioso ad applicare le tecnologie informatiche in ufologia e ha proposto un sistema di classificazione degli avvistamenti di UFO. Insieme al suo mentore Josef Allen Hynek ha fondato il Collegio Invisibile, che nel 1973 si è trasformato nel CUFOS, un gruppo di esperti di tutto il mondo che si interrogano sugli UFO senza alcuna forzatura a credervi.

 

Ipotesi ufologiche 

Nel corso dei suoi studi, Jacques Vallée è divenuto critico verso l'ipotesi extraterrestre sugli UFO e ha specificato in un articolo le cinque principali obiezioni contro questa ipotesi che si possono così riassumere:

- Gli incontri ravvicinati sono molto più numerosi di quello che richiederebbe qualsiasi esplorazione fisica della Terra da parte di extraterrestri.

- La struttura fisica dei presunti alieni così come vengono descritti non sembra originaria di altri pianeti né biologicamente adattata ai viaggi spaziali

i comportamenti riferiti dalle presunte vittime di rapimenti alieni contraddicono l'ipotesi di esperimenti scientifici o genetici su umani da parte di una razza aliena avanzata.

- L'estensione del fenomeno attraverso la storia umana dimostra che gli UFO non sono un fenomeno contemporaneo.

- L'apparente abilità degli UFO nella manipolazione dello spazio e del tempo suggeriscono ipotesi radicalmente diverse.

Prendendo in esame fenomeni che escono dall'ordinario umano, Vallée nota una similitudine fra certi fenomeni presenti nel folclore (come gli incontri con folletti o gnomi), gli odierni incontri ravvicinati con gli extraterrestri e alcuni fenomeni paranormali. Egli intravede nel fenomeno ufologico un sistema di controllo dell'evoluzione terrestre che è attivo nella storia umana e opera sull'inconscio collettivo della nostra specie.

 

Parafisica e il Multiverso

Vallée avanza pertanto l'ipotesi che gli UFO provengano da una dimensione parallela alla nostra. Tale ipotesi, chiamata ipotesi parafisica, è però accettata solo da una minoranza di ufologi.

L'ipotesi parafisica o ipotesi interdimensionale (IID) sugli UFO è una teoria, priva di riscontri scientifici, secondo cui i presunti UFO proverrebbero da una ipotetica dimensione parallela abitata da esseri intelligenti, o da un presunto universo parallelo che coesisterebbe separatamente accanto al nostro universo nell'ambito di ciò che viene definito multiverso.
L'ipotesi parafisica è stata proposta dall'astronomo e ufologo Jacques Vallée, e si è sviluppata negli anni settanta e ottanta grazie a libri e articoli scritti dallo stesso Vallée e da Josef Allen Hynek.

Nell'ambito delle varie ipotesi che vedono gli UFO come espressione di una realtà non terrestre, l'ipotesi interdimensionale è un'alternativa all'ipotesi extraterrestre, secondo cui i presunti UFO proverrebbero invece da altri pianeti del nostro stesso universo.
Secondo l'ipotesi parafisica, gli UFO sarebbero la moderna manifestazione di un fenomeno che si è manifestato in ogni parte della storia umana, e che in epoche passate veniva attribuito a creature mitologiche o soprannaturali. Vallèe intravede nel fenomeno ufologico un sistema di controllo dell'evoluzione umana che opera nell'inconscio collettivo della nostra specie.
Vallée ritiene che ci sono motivi validi per rifiutare l'ipotesi extraterrestre, come la struttura fisica dei presunti alieni o il numero di incontri ravvicinati, che a suo dire sarebbe di molto superiore a ciò che richiederebbe un'esplorazione fisica della Terra da parte di intelligenze extraterrestri. Hynek trova invece un grosso ostacolo all'ipotesi extraterrestre nelle distanze tra le stelle, che rendono il viaggio interstellare impraticabile a causa delle grandi quantità di energia richieste dai mezzi convenzionali; la fattibilità dell'uso di mezzi esotici, come i Ponti di Einstein-Rosen, non è stata ancora dimostrata e in ogni caso richiederebbe un grande livello tecnologico. Con l'ipotesi interdimensionale, secondo i suoi sostenitori, non è necessario cercare spiegazioni sul tipo di propulsione usata dagli UFO perché questi non sarebbero astronavi, ma dispositivi che viaggiano attraverso altre realtà. L'ipotesi parafisica spiegherebbe anche l'apparente abilità degli UFO ad apparire e sparire facilmente dalla vista e dai radar, cosa che avverrebbe perché essi entrerebbero ed uscirebbero dalla nostra dimensione materializzandosi e smaterializzandosi. Inoltre si ipotizza che la dimensione da cui proverrebbero gli UFO sia leggermente più avanti di noi dal punto di vista tecnologico, cosa che spiegherebbe la loro tendenza a manifestarsi rappresentando tecnologie del prossimo futuro (aeronavi alla fine dell'Ottocento, razzi e aerei supersonici negli anni quaranta, ecc.).
L'ipotesi extraterrestre, come ha ammesso lo stesso Vallée, continua ad avere tra gli ufologi un maggior numero di sostenitori, tuttavia alcuni l'hanno abbandonata a favore dell'ipotesi parafisica, vedendo una connessione tra il fenomeno UFO e il mondo del paranormale.

Una variante dell'ipotesi interdimensionale è stata proposta da John Keel, che ha collegato gli UFO con creature soprannaturali da lui definite "ultraterrestri". Secondo Keel tali presunte entità sarebbero ostili verso l'umanità e si manifesterebbero sotto forma di alieni, mostri, fantasmi, demoni ed entità paranormali. Invece l'ufologo Jerome Clark, che aveva inizialmente accettato l'ipotesi parafisica, l'ha successivamente rifiutata rivolgendosi cautamente verso l'ipotesi extraterrestre.

I critici dell'ipotesi parafisica sostengono che essa è un sistema di credenze piuttosto che un'ipotesi scientifica, perché non è falsificabile né verificabile attraverso osservazioni ed esperimenti, specie per quanto riguarda la fattibilità di un viaggio tra presunti universi e dimensioni differenti, pertanto non c'è modo di accertare le teorie alternative che postula.
Inoltre l'ipotesi interdimensionale è stata un elemento importante nello sviluppo di certe religioni ufologiche.

 

Fonte:http://it.wikipedia.org

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