Con la sigla NEOShield, Near Earth Objects Shield si intende il progetto internazionale con l'obiettivo di difendere il nostro pianeta da asteroidi killer provenienti dallo spazio.

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L'Unione Europea(ESA)collabora attivamente a questo piano, stanziando infatti più di 4 milioni di euro. In programma un "trattore gravitazionale" che in caso di pericolo imminente possa mutare la traiettoria di un qualsiasi asteroide killer, diretto verso la Terra.

Dark Star - Nell'arco degli anni 2012-2014 vi potrebbero essere seri rischi di impatti meteoritici e cometari dovuti al transito del misterioso pianeta che orbiterebbe intorno ad una piccola stella (Nana Bruna) che il ricercatore inglese Andy Lloyd ha rinominato Dark Star. Il passaggio di questo sistema planetario, potrebbe influenzare a livello gravitazionale, le orbite di comete e meteore, spingendole verso il nostro sistema solare. E questo sta già accadendo.

Ma e anche vero che come detto dal ricercatore John Major Jenkins, studioso del popolo Maya, stiamo entrando in una zona oscura denominata Dark Rift, una zona che si trova tra un braccio galattico ed un altro, in cui si troverebbero meteore e comete. Rammento che siamo a bordo di un'astronave e stiamo viaggiando nello spazio. Rispetto al centro della Via Lattea, la Terra si muove, assieme al sistema solare, ad una velocità di circa 792 mila km/h; La Via Lattea, a sua volta, si muove a una velocità stimata in 3.600.000 km/h.

La presenza di questi macigni spaziali in questa porzione di spazio cosmico, potrebbe creare seri problemi alla Terra. Non dimentichiamo ovviamente l'impatto su Giove della cometa Shoomaker Levy. Giove, in pianeta gassoso, potrebbe fare da scudo ad eventuali impatti cometari e meteoritici, diretti verso il centro del nostro sistema planetario. Quindi avere anche un buon scudo seppur provvisorio per salvaguardare il nostro pianeta e di primaria importanza.

neoshildL’asteroide BX34  - Il 25 gennaio scorso gli astronomi avevano scoperto l’asteroide 2012 BX34, che due giorni dopo, venerdì 27, è passato a “soli” 59 mila chilometri dal nostro pianeta.

Era grande all’incirca come un autobus. Non è la prima volta che gli astronomi si accorgono di un asteroide in transito dalle parti della Terra con soltanto poche ore di anticipo.BX34 è passato lontano e non rappresentava una minaccia, ma la collisione di un asteroide con la Terra non dovrebbe essere esclusa a priori.

Sono tre i metodi che gli scienziati stanno valutando al momento:

Il primo metodo consiste nel scontro programmato tra una sonda e l'asteroide in modo tale che a seguito dell'impatto il corpo celeste cambi la propria rotta. Con questo procedimento avrebbe dovuto operare la missione “Don Chisciotte” dell'ESA che però non è mai stata avviata.

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Il secondo metodo tenuto in considerazione è detto “Trattore Gravitazionale”, a differenza del metodo precedente in questo caso una sonda terrestre si avvicinerebbe all'asteroide e con la propria forza di gravità farebbe mutare la traiettoria di quest'ultimo, portandolo così alla giusta distanza dallaTerra.

Il terzo ed ultimo metodo proposto, e peraltro anche quello più ambizioso, consiste nel provocare un'esplosione nucleare accanto all'asteroide o addirittura al suo interno. Pare evidente in conclusione che di soluzioni per salvare il mondo dall'impatto di un corpo celeste ci sono, speriamo solo che vengano applicate da chi di dovere non troppo tardi.

Il pensiero degli scienziati dell’ESA attivi nel progetto NEOShield va ovviamente ad Apophis , un asteroide Near-Earth scoperto nel 2004 e la cui rotta viene seguita con estrema attenzione. Mille chilometri di diametro e alte probabilità di collisione con la Terra nel 2036.


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