La Protezione civile: "Non possiamo evacuare 20 milioni di persone". Escluso che l'evento possa riguardare Toscana, Liguria, Piemonte e Valle d'Aosta. La probabilità che si verifichino impatti al suolo è inferiore all'1%


Un vecchio satellite della Nasa domani si distruggerà a contatto con l'atmosfera: i frammenti potrebbero cadere sul Nord Italia, fra le 19.15 di venerdì e le 5 di sabato mattina. Non è fantascienza, ma pura realtà, tanto da spingere la Protezione civile nazionale a convocare una conferenza stampa in cui si aggiorna il pubblico della traiettoria del satellite. Così si apprende che interessate dal fenomeno sono le regioni del Nord Italia, ma col passare delle ore gli studi si fanno più precisi tanto da indicare un'area - seppur vasta - individuata nel Centro-Nord Est in cui potrebbero effettivamente cadere frammenti. IL capo della Protezione civile Franco Gabrielli esclude che questo possa interessare Toscana, Liguria, Piemonte e Valle d'Aosta.

La probabilità attuale della caduta è dello 0.9%
. La Protezione civile esclude l'evacuazione dei cittadini "anche perché dovremmo evacuare 20 milioni di persone". "Ci troviamo di fronte a un evento - spiega Gabrielli - di cui non c'è letteratura perché la stragrande maggioranza di questi frammenti cade in mare o in zone deserte". Come in ogni emergenza che si rispetti, i suggerimenti alla popolazione: evitare i luoghi aperti nelle finestre di caduta e i piani alti degli edifici e di porsi sotto le architravi o nelle zone ad angolo delle proprie case e non al centro dei solai.


Al momento, spiegano le fonti, non ci sono dati certi ma le simulazioni effettuate dalla NASA darebbero come possibile e probabile che, al momento del rientro del satellite - che entrando nell'atmosfera verrà distrutto dalle alte temperature prodotte dall'attrito - potrebbero "sopravvivere" 26 pezzi di dimensioni maggiori per un peso complessivo di 532 chilogrammi.


   

Ecco alcune risposte alle domande più frequenti sull'argomento.

 

Esiste un pericolo reale per le persone?

Esiste nell'ordine di 1 su 3200, che fa scattare l'allerta della Nasa, i cui protocolli stabiliscono che si deve avvertire l'opinione pubblica per probabilità inferiori a 1 su 10.000. Per capirci fare sei al superenalotto è molto più difficile: una possibilità su 620 milioni.

 

Cosa potrebbe causare un frammento che cadesse in una casa?

Dipende dalle dimensioni e dal peso, ma se fosse superiore ai dieci chili i danni potrebbero essere seri.

 

Ci sono stati mai incidenti di questo tipo da satelliti dismessi?

No, da quando è cominciata l'era spaziale alla fine degli anni '50 non si è mai registrato alcun problema a causa del rientro di satelliti o navicelle. Nessuno è mai stato colpito.

 

Il satellite non poteva fare un rientro controllato più sicuro?

No, l'energia era esaurita, e il satellite veniva tenuto al sicuro dall'orbita terrestre, all'uscita della quale si rende vulnerabile alla gravità.

 

Si potrebbe distruggere il satellite con dei missili?

Ipotesi da scartare vista l'assoluta impossibilità di avere dati certi. Il satellite sta compiendo una traiettoria molto complessa, a spirale intorno alla Terra, ma e' continuamente frenato dall'atmosfera, che gli fa spostare di continuo la direzione'. Per questa ragione e' impossibile prevedere la traiettoria del satellite e calcolare il punto dove avverra' l'impatto.



Aggiornamento 22 Settembre 2011 ore 19:30

Ringrazio per la segnalazione Daniele Gasparri che ha chiarito l'argomento attraverso un articolo del suo Blog. Qui sotto invece una parte dell'articolo di Repubblica dove il noto Astronomo Gianluca Masi rassicura l'Italia dalla "paura" dell'impatto:


Non tutti gli esperti sono concordi: "E' impossibile prevedere la traiettoria" del vecchio satellite della Nasa Uars (Upper Atmosphere Research Satellite) che sta per cadere nell'atmosfera terrestre, "non si può quindi prevedere se cadrà sull'Italia o su altri Paesi", ha detto l'astrofisico Gianluca Masi, del Planetario di Roma e responsabile del progetto Virtual Telescope. "In questo momento - ha spiegato - il satellite sta compiendo una traiettoria molto complessa, a spirale intorno alla Terra, ma è continuamente frenato dall'atmosfera, che gli fa spostare di continuo la direzione". Per questa ragione, aggiunge, è impossibile prevedere la traiettoria del satellite e calcolare il punto dove avverrà l'impatto.


Secondo l'esperto, che studia le traiettorie dei cosiddetti asteroidi killer che rischiano di incrociare l'orbita della Terra, si potrà comprendere meglio la traiettoria quando si avvicinerà il momento dell'impatto, previsto per domani sera, anche se non è ancora possibile stabilire con certezza l'orario. Domattina, ha aggiunto, forse lo scenario già potrà essere più chiaro. "Si tratta di un caso molto interessante - ha proseguito - perché si sta svolgendo in un arco temporale molto lungo e potrà aiutare a comprendere come studiare le traiettorie di oggetti in casi come questo".


Aggiornamento 22 Settembre 2011 ore 20:40

Intanto ringrazio Francesco, sono contento di contribuire ad una discussione molto civile e corretta, quindi grazie di cuore, davvero. Naturalmente puoi usare il mio materiale citando la fonte, senza problemi! Dico subito che è impossibile calcolare con precisione quando e dove il satellite comincerà a bruciare nell'atmosfera, per molti motivi, tra cui:

1) L'orbita del satellite non è perfettamente circolare, quindi l'effetto frenante dell'atmosfera cambia
2) il satellite è in rotazione non lineare, e a seconda dell'area che incontra, l'effetto frenante dell'atmosfera cambia continuamente
3) La densità degli strati atmosferici non è costante a quella quota

A tutto questo contribuisce il fatto che contrariamente ai rientri controllati in cui si accendono i motori, in questo caso il satellite è senza alcun controllo, quindi è impossibile capire, con tutte queste variabili, quando la densità atmosferica sarà sufficiente a farlo precipitare. Oltre a questo bisogna capire quale sarà il tasso di discesa in funzione della velocità tangenziale (e come varia). Visto che il satellite orbita ad una velocità di circa 30000 km/h, un errore di 10 minuti nella previsione sposta la traiettoria al suolo di 5000 km, quindi non capisco come si possa dire che colpirà l'Italia.

Non è tutto, perché qualora si riuscisse a stabilire che la traiettoria fosse proprio quella in direzione del nostro paese, durante la discesa il satellite si disintegrerà in centinaia di detriti, che si sparpaglieranno su una superficie di diverse centinaia di km quadrati.
Quindi: la protezione civile non ha preso una cantonata, ma si è semplicemente tutelata ai termini di legge. E' impossibile prevedere la traiettoria e sarà impossibile, una volta determinata, capire eventualmente quali regioni saranno interessate e quali no, perché nessuno è in grado di prevedere come si comporteranno i detriti al rientro dell'atmosfera.

Tutto questo non lo dico io, ma tutti i siti specializzati, che ho linkato nell'articolo, ma anche siti di quotidiani olnine di oltreoceano. Questa fobia ingiustificata dell'impatto in Italia è stata presa in esame solamente dai quotidiani nostrani, sulla base di nulla.
Che poi la sfortuna potrebbe fare la sua parte ci può stare, ma per ora i fatti sono questi.

Distinti Saluti, Daniele Gasparri


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