Una nuova caccia alla vita su altri pianeti e' partita questa settimana grazie al Green Bank Telescope in West Virginia, che ha iniziato a 'fissare' 86 pianeti extrasolari. La missione, hanno spiegato gli scienziati coinvolti durante una conferenza stampa, fa parte del progetto Seti, recentemente ridimensionato per mancanza di fondi.


Astronomi dell'Università della California, Berkeley, stanno dirigendo un radio telescopio per rilevare segnali di vita extraterrestre su 86 pianeti simili alla Terra. La ricerca ha avuto inizio sabato 8 maggio 2011, quando il Robert C. Byrd Green Bank Telescope (ndr vedi immagine sopra) - il più grande radio telescopio orientabile al mondo - dedicò un ora ad otto stelle con possibili pianeti. I pianeti-obiettivo sono stati scelti fra i quasi 2mila 'scovati' dal telescopio spaziale Keplero. Il Green Bank telescope puntera' la sua antenna, che ha una superficie di 110 metri quadrati, per 24 ore su ogni corpo celeste, alla ricerca di segnali radio: "Abbiamo scelto i pianeti con una temperatura fra 0 e 100 gradi – spiega Dan Werthimer, uno dei fisici coinvolti – ovviamente non siamo sicuri che proprio in questi ci sia vita, ma sono un buon punto di partenza".



Il telescopio americano e' in grado di registrare quasi un gigabyte di dati al secondo, e fara' scansioni in un range di frequenze 300 volte superiore a quelle del radiotelescopio di Arecibo, utilizzato in passato per missioni simili ma concentrate su stelle simili al Sole invece che su pianeti simili alla Terra."Non è assolutamente certo che tutte queste stelle abbiano sistemi planetari abitabili, ma sono luoghi molto buoni per cercare gli extraterrestri", ha dichiarato Andrew Siemion, ricercatore presso la UC di Berkeley.


Per riuscire a elaborare l'enorme massa di dati accumulata servira' un anno e anche un aiuto da parte degli utenti di Internet: chiunque vorra' donare un po' di capacita' di calcolo del proprio pc di casa potra' infatti farlo collegandosi con il sito Seti@home.


Werthimer conclude affermando che "è davvero eccitante essere in grado di guardare a questo primo gruppo di pianeti simili alla Terra".


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