L'espansione e la sopravvivenza della nostra specie dipende anche dalla possibilità di riuscire a procreare nello spazio, argomento considerato un tabù per la questione "sesso nello spazio".


L'ultima scopertà arriva dalla scienza è ci informa che senza un adeguato scudo protettivo le radiazioni rendono sterili gli embrioni femminili. Tra le quali sono comprese anche il concepimento e la gravidanza. La colonizzazione dello spazio è stata spesso proposta come la panacea di tutti i mali del nostro pianeta: nonostante in linea di principio appaia "solo"  un problema tecnologico che il tempo e la ricerca si incaricheranno di risolvere, di recente è emerso un altro problema che rischia di rendere impraticabile il progetto, ovvero l'infertilità. Il problema, come nota il quotidiano britannico The Independent, sta nel fatto che per colonizzare un pianeta occorre arrivarci e il viaggio può prendere parecchio tempo: anche nel caso di Marte si tratta di mesi da trascorrere nello spazio, un ambiente che la Nasa ha scoperto essere no troppo idoneo al sesso.



Soprattutto, l'alto livello di radiazioni presenti nello spazio sconsiglia qualsiasi gravidanza, ammesso che queste non causino direttamente l'infertilità nel feto quando non negli astronauti, dato che gli schermi attualmente in suo sarebbero inadatti per viaggi di tale durata. Insomma, ottenere una seconda generazione di coloni sembrerebbe molto difficile, il che renderebbe l'ipotesi dei "mondi in miniatura", ovvero astronavi multigenerazionali in grado di coprire in tal modo enormi distanze, impraticabile.


Quanto al sesso, gli esperimenti in tal senso della Nasa e delle altre agenzie spaziali sono rimasti top secret: solo una volta marito e moglie si sono trovati nella stessa missione - Jan Davis e Mark Lee - e non hanno mai divulgato alcun dettaglio sulle loro esperienze coniugali ad altissima quota. Le attività sessuale in assenza di peso e / o ambienti estremi, L'atto di intimità umana, il rapporto sessuale, e la procreazione cambia considerevolmente a causa dell'assenza di gravità, si presentano alcune difficoltà che circondano la maggior parte delle attività sessuale a causa della terza legge di Newton.


Esperti come l'astrofisica Princeton professore Dr. J. Richard Gott considerano l'espansione dell'umanità nello spazio essenziale per la sopravvivenza, ma si è considerato un tabù per decenni la questione "sesso nello spazio".


A partire dal 2009, la NASA ha pianificato delle missioni a lungo termine per gli insediamenti lunari con gli obiettivi di esplorare e colonizzare lo spazio, l'argomento è stato quindi trattato e considerato essendo il principale "protagonista" nelle scienze della vita. Lo scienziato Stephen Hawking ha dichiarato nel 2007 che la sopravvivenza del genere umano è strettamente legata e dipesa dagli estremi ambienti spaziali.


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