Un oggetto gigante dalle dimensioni di un pianeta è improvvisamente apparso sui monitor degli astronomi vicino al pianeta Mercurio, e sta creando un grosso tam-tam in rete.

Uno strano UFO appare nelle immagini catturate durante una sequenza ripresa dal telescopio della sonda SOHO durante un espulsione di massa coronale diretta verso Mercurio. Quando l'onda di energia sprigionata dal sole colpisce il pianeta appare un bagliore dalla forma irregolare, con dei tratti ben definiti. Il video, che è stato subito condiviso in rete, in pochi giorni ha superato 3 milioni di visualizzazioni.

Le immagini sono state analizzate dagli esperti della NASA che le stanno comparando con altre di giorni precedenti nel tentativo di fornire una spiegazione plausibile ad un fenomeno alquanto anomalo e bizzarro. Molti hanno interpretato L'UFO come un enorme astronave aliena, che secondi i calcoli dovrebbe essere grande quasi come il pianeta stesso, che ha un diametro di 4880 chilometri. 

“Nel video si vede una espulsione di massa coronale solare, in pratica un’espulsione di elettroni e protoni”, Ma quando investe il pianeta, il vento solare delinea qualcosa di enorme e molto brillante. “È cilindrico su entrambi i lati e ha una forma in mezzo. A me sembra una navicella. E, ovviamente è seminascosta”, scrive l’utente sinXster che ha caricato il video sul sito web di condivisione contenuti video. A seguire il video

    

Come al solito la spiegazione è molto diversa e chi sperava di aver trovato le prove di una civilità aliena dovrà aspettare. La danno gli stessi scienziati sul sito del 'Secchi'. “Preferirei non commentare quel che gli altri stanno pensando”, ha detto al quotidiano online Huffington Post Nathan Rich ingegnere che lavora al progetto SECCHI (Sun Earth Connection Coronal and Heliospheric Investigation), che oltre al Heliospheric Imager-1 gestisce diversi altri telescopi che osservano la corona solare. “Cose del genere succedono spesso”, ha aggiunto.

L'anomalia, secondo l'ingegnere, è dovuta alla veloce fase di elaborazione delle immagini catturate in due giorni differenti, che lascia un alone luminoso nel punto in cui il pianeta si trovava il giorno precedente.  “È solo il risultato di un effetto complesso –spiega Rich- per evidenziare il movimento del vento solare” Basterà questa spiegazione a placare le polemiche?

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“Preferirei non commentare quel che gli altri stanno pensando”, ha detto al quotidiano online Huffington Post Nathan Rich ingegnere che lavora al progetto SECCHI (Sun Earth Connection Coronal and Heliospheric Investigation), che oltre al Heliospheric Imager-1 gestisce diversi altri telescopi che osservano la corona solare. “Cose del genere succedono spesso”, ha aggiunto.

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