Secondo una leggenda attribuita al popolo Maya, i teschi sarebbero destinati a riunirsi per dare inizio a una nuova era in una data attualmente fissata per il 21 dicembre 2012(non attendibile),ovvero alla fine del Lungo Computo del calendario Maya iniziato il 13 agosto 3114 a.c. I teschi di cristallo sono apparsi in numerose serie televisive di fantascienza,romanzi e videogiochi. realtà o  un azzeccata trovata pubblicitaria?



Un teschio di cristallo è un modello di un teschio umano ricavato da blocchi di cristallo di quarzo trasparente. Alcuni di questi manufatti furono dichiarati reperti archeologici mesoamericani precolombiani dai loro pretesi scopritori. Nessuno degli esemplari resi disponibili per studi scientifici è stato tuttavia autenticato come di origine precolombiana. La maggior parte di essi sono ritenuti falsi , mentre agli altri è stata attribuita origine azteca. Fa eccezione il teschio della Mitchell-Hedges, che è sempre stato dichiarato Maya dalla proprietaria, ma che è stato sottoposto a un unico esame eseguito dalla Hewlett-Packard che ne ha stabilito esclusivamente la tecnica di lavorazione, ritenuta compatibile con un'origine precolombiana del manufatto. Anche il suo rinvenimento fu molto controverso ed è stato al centro di diversi dibattiti: secondo certe fonti, fu trovato nel 1927 da una diciassettenne, Anna, figlia adottiva dell’avventuriero  F.A. Mitchell-Hodges, mentre scavava fra le rovine di Lubaantun, la “Città delle pietre cadute”, nelle giungle dell’Honduras britannico.


Questi si segnala anche come l'esemplare dalle origini più controverse, non tanto per la limpidezza di quelle degli altri, quanto per la singolare storia del suo ritrovamento, più volte pesantemente contestata e resa nel tempo sempre più intricata nel tentativo di sanare tutti i dubbi.

I dubbi sulla versione originaria sono giustificati e nascono a partire dalla congettura che il teschio sia stato fatto trovare apposta ad Anna dal padre come sorpresa di compleanno. Altri dubbi sono sorti quando, controllando le fotografie della spedizione, manca Anna, senza contare che nei resoconti originali non vi sono riferimenti.


È certo infine che il teschio sia stato acquistato da Mitchell-Hedges nel 1944 da un antiquario londinese, che lo stesso teschio fosse comparso in un'asta nel 1943 nella quale il proprietario dichiarato era sempre lo stesso antiquario, e che infine ci sia stata una precedente apparizione dell'oggetto nel 1936, in un confronto tra questo e il teschio del British Museum.

Nel campo delle perizie eseguite sui teschi, interessante è quella condotta dal British Museum negli anni Novanta. Si è confrontato un calice di sicura datazione precolombiana con alcuni dei teschi (British Musem, Smithsonian, Parks, Redo e Nocerino) con un manufatto moderno. Il test non ha fornito una soluzione certa al problema della sua datazione: i risultati degli esami per i teschi di Nocerino e della Parks non sono stati resi pubblici, mentre sugli altri sono state rilevate tracce di lavorazioni più tarde, non sono state giudicate significative per potere post-datare con certezza gli oggetti.

Da segnalare l'assenza in questo test del teschio della Mitchell-Hedges, per il suo esplicito rifiuto a renderlo disponibile.

È logico pensare che i Maya conoscessero tecnologie idonee a levigare il cristallo di rocca, cosa molto ardua tutt'oggi perché, se avessero usato della sabbia come abrasivo nel lungo lavoro di levigazione, sarebbero occorsi centocinquanta anni di lavoro. Gli esperti del British non sanno fornire una datazione certa del teschio in mostra nel Museo, alcuni lo valutano antico di tremilaseicento anni; altri lo ipotizzano originario di Atlantide e risalente a dodicimila anni fa.




AGGIORNAMENTO: TESCHI DEL DESTINO Falso quello del British Museum

Dopo nuove ed accurate analisi effettuate recentemente sul teschio di cristallo esposto al British Museum, ne è stata riscontrata la “non autenticità”.


Il particolare che ha fatto crollare le certezze sul teschio del British Museum, mettendo gli esperti di fronte ad un falso molto ben realizzato, consiste nel tipo di lavorazione con cui è stato realizzato lo stesso teschio. Analizzando accuratamente la superficie di quest’ultimo si denota che il teschio fu tagliato e levigato con una sorta di ruota molto conosciuta ed utilizzata dalle gioiellerie d’Europa nel XIX secolo, ma assolutamente sconosciuta nell’America pre-colombiana da cui proverrebbe il teschio di cristallo.


Gli studiosi che lo hanno minuziosamente analizzato sono quasi sicuri che il cristallo, da cui fu realizzato il teschio, provenga da un tipo di roccia presente in Brasile. Roccia che fu tagliata da un gioielliere ed inviata in Europa, probabilmente in Germania, dove fu successivamente venduta a dei collezionisti spacciandola per reliquia autentica della civiltà Azteca del Messico.


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