I nuraghes, o runaghes (in logudorese), nuracis o nuraxis in sardo campidanese, (nuraghi con plurale italianizzato) sono delle torri in pietra di forma tronco conica ampiamente diffusi in tutto il territorio della Sardegna e risalenti al II millennio a.C. circa.

La datazione dei nuraghi è incerta e le attuali date vanno attribuite solamente ai manufatti trovati all'interno di ciascun edificio, come bronzi votivi o oggetti di terracotta. I nuraghi furono il centro della vita sociale degli antichi Sardi e diedero il nome alla loro civiltà, la civiltà nuragica. Unici nel loro genere, costituiscono i monumenti megalitici più grandi e meglio conservati che si possano trovare oggi in Europa e sono unanimemente considerati come il simbolo più noto della Sardegna. Ne rimangono in piedi circa 7.000 sparsi su tutta l'Isola, mediamente uno ogni 3 km² (secondo alcune fonti sono 8-9.000, e si ipotizza che in passato fossero oltre i 20.000). In alcuni luoghi le torri nuragiche sono distanti una dall'altra pochi chilometri, come nella piana di Cabu Abbas presso Bonorva, o come in Trexenta e in Marmilla.

La radice Nur della parola nuraghe, secondo gli studiosi è di origine molto primitiva e dovrebbe significare un cumulo cavo formato da grossi blocchi di pietre.Secondo Giovanni Ugas, archeologo dell'università di Cagliari, la parola nuraghe potrebbe derivare da Norax o Norace, eroe degli Iberi-Bàlari. È possibile infatti che la radice Nur- sia un adattamento ai timbri mediterranei della radice indoeuropea Nor- che si ritrova in alcuni toponimi della Sardegna (es. Nor-a, Nor-agugume), nel Lazio con Nor-ba città dei Volsci o Nor-eia antica città del Norico.

Descrizione. Alte spesso fino a 20 metri, le torri sorgono spesso in posizione dominante, su un cucuzzolo, ai bordi di un altopiano o all'imboccatura di una valle od in prossimità di approdi lungo le coste. Le mura che le compongono sono sempre poderose,La parte superiore era occupata da una terrazza munita di parapetto, alla quale si accedeva tramite una scala elicoidale, illuminata nel percorso ascendente da feritoie ricavate nelle spesse mura.

Dalla base della torre questa girava internamente tra la struttura portante esterna e quella interna delle camere voltate, sovrapposte una sull'altra, alle quali dava accesso per poi proseguire verso la sommità. La porta di ingresso è posizionata quasi sempre a mezzogiorno ed immette su un largo corridoio.

Ipotesi cronologica. I primi nuraghes iniziarono ad essere costruiti in un'epoca situata quasi certamente nella parte iniziale del II millennio a.C. Di alcuni si è effettuata una datazione alquanto probabile di un periodo intorno al 1800 a.C. Secondo l'archeologo Giovanni Lilliu, durante la media Età del bronzo, attorno al 1500 a.C./1100 a.C., si ebbe presumibilmente il maggior sviluppo di questi edifici.

E' tutta opera dei sardi o la costruzione di questi megaliti ha ancora molti aspetti da chiarire?


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