Una Hiroshima nell'Età del Bronzo? Secondo alcuni ricercatori è sicuramente una delle più inquietanti cronache sumere, che ha molte somiglianze con i luoghi dove l'essere umano ha sganciato delle bombe atomiche.


 Le foto satellitari mostrano una vasta area nerastra che corrisponde con quelladove la supposta esplosione atomica sarebbe avvenuta più di 3000 anni fa. Nella zona non ci sono vulcani o rocce basaltiche, e il contrasto con il biancore del calcare è molto marcatoTra le più inquietanti cronache sumere, ci sono quelle che narrano del vento del deserto. Con il vento veniva il Male, il vento portava malattie, emicranie terrificanti. Ma un vento in particolare è quello che mette più paura, e che lasciò attonito Thorkild Jacobsen quando tradusse il testo che porta il titolo di Lamentazione di Ur, e che narra – di fatto – la fine della civiltà sumera. La teoria per la quale Sumer fu distrutta e soppiantata da popolazioni barbare è ormai scartata dagli studiosi. Accadde invece qualcosa, un disastro che spazzò via l’evoluta civiltà mesopotamica in pochissimo tempo.



Leggiamo i versi di riferimento a questa tesi:


Su quella terra si abbatté una calamità. Una tragedia sconosciuta all’uomo, una che non si era mai vista prima, alla quale nessuno avrebbe potuto resistere.

E come

La gente, terrorizzata, non riusciva quasi più a respirare il Vento del Male li soffocava segnava la fine dei loro giorni[…] La bocca si allagava di sangue, la testa sguazzava nel sangue mentre il Vento del Male rendeva pallido il volto
  

Non possiamo evitare di spalancare gli occhi e, scettici o meno, chiederci che cosa davvero sia accaduto a quelle persone. La teoria di Sitchin è, come sappiamo (Storia degli Anunnaki), quella che potremmo definire di una "Hiroshima dell’Età del Bronzo": gli Anunnaki avrebbero fatto esplodere lo spazioporto del Sinai, fonte di tanti problemi , e questo Vento del Male altro non sarebbe che la nube radioattiva conseguente.


Anche il maestro italiano dell'horror Danilo Arona, nel suo saggio "L'ombra del Dio Alato" , incentrato sulla figura del demone Pazuzu, riprende  e discute le teorie dello studioso russo, soffermandosi ampiamente sulla natura inspiegabile di questo vento e dei suoi terribili effetti (in particolare le emicranie).


Conclusioni. Non si può negare che gli effetti descritti nei terribili versi apportino sostegno alla teoria. E in effetti, nei testi sumeri, la nube arriva da ovest. Proprio lì, sì, in quell'area dove le foto satellitari mostrano un'enorme macchia nerastra.


In forte contrasto con il bianco calcareo che caratterizza la terra araba ; nell’area identificata da Sitchin come ipotetica sede dell’esplosione. Nella zona, inutile dirlo, non ci sono vulcani, né roccia di origine basaltica.


Ci è quindi concesso supporre che un disastro nucleare si sia verificato nell' Età del Bronzo?


Lascio a voi le supposizioni.


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