Di questo elenco fanno parte dei o entità divine delle religioni maggiormente diffuse nelle religioni dell'Estremo Oriente.

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Tra le religioni orientali originate nell'estremo oriente, possiamo Includere: lo Scintoismo, il Caodaismo e il Tenrikyo

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Scintoismo

Lo Scintoismo è una religione panteistica e politeistica nativa del Giappone, di cui in passato fu la religione di Stato. Involve la venerazione dei kami, definiti dai teologi scintoisti come l'infinita suddivisione del flusso di energia cosmica che dà vita e anima l'universo. Il termine Scintoismo è adattato dal giapponese Shinto (神道 Shintō, la "via dei kami"), che deriva dall'unione degli ideogrammi di origine cinese shin (神 shen, "spirito") e tō (道 tao, "via"), e venne attribuito alla religione solo quando iniziò ad organizzarsi per distinguersi da altre spiritualità provenienti dalla Cina che stavano prendendo piede in Giappone. Lo Scintoismo è infatti il frutto dell'unione dell'animismo originale giapponese e, in particolare, del Taoismo (che penetrò in Giappone già prima del Buddismo). La religione scintoista si è manifestata nel corso del tempo attraverso diverse forme di spiritualità, ed è evoluta sino a sviluppare un corpus dottrinale abbastanza definito. Da religione animistica del Giappone primitivo, a espressione nazionalistica a spiritualità mondiale oggi. Dopo il collasso della tradizione statale alla fine della seconda guerra mondiale, lo Scintoismo ha infatti riaquistato i suoi valori originali di religione della natura e ha iniziato a penetrare l'Occidente in particolare con la nascita del Neoscintoismo.

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I Kami

Kami è la parola giapponese indicante gli oggetti di venerazione nella fede shintoista. Sebbene la parola sia talvolta tradotta con "dio" o "divinità", i teologi shintoisti specificano che tale tipo di traduzione può causare un grave fraintendimento del termine. In alcune circostanze, come Izanagi e Izanami, i kami sono identificati come vere e proprie divinità, simili agli dei dell'antica Grecia o dell'antica Roma. In altri casi invece, come il fenomeno della crescita, gli oggetti naturali, gli spiriti che dimorano negli alberi, o forze della natura, tradurre kami con "dio" o "divinità" sarebbe una cattiva interpretazione.

Kami sono i fondamentali oggetti di venerazione per la fede shintoista. Lo Shintoismo nacque come una delle varie antiche religioni popolari animistiche del Giappone, e divenne una religione unificata a seguito delle influenze di altre religioni portate in Giappone dall'estero. Conseguentemente, la natura di ciò che può essere chiamato kami è molto estesa ed abbraccia molti differenti concetti e fenomeni.
Alcuni degli oggetti o fenomeni designati come kami sono qualità della crescita, fertilità e riproduzione; fenomeni naturali come vento e tuono; "esseri" naturali come il Sole, le montagne, i fiumi, gli alberi e le rocce; alcuni animali (come la volpe e il tanuki, simile al procione); e spiriti ancestrali. Fra questi possono essere annoverati, per esempio, gli spiriti degli antenati della famiglia imperiale giapponese, ma anche degli antenati di nobili famiglie così come degli antenati della gente comune.
Ma ci sono anche altri spiriti denominati kami. Ad esempio, gli spiriti guardiani della patria, della casa e delle virtù; spiriti di eroi giapponesi, di uomini di azioni o virtù fuori del comune, e di coloro che hanno contribuito alla civilizzazione, alla cultura ed al benessere dell'umanità; di coloro che sono morti per la patria o per la comunità.

Divinità

Izanagi

E' il nome di una divinità shintoista il cui nome significa "Colui che invita", fratello e compagno della dea Izanami ("Colei che invita").
Nella mitologia giapponese è il dio creatore, padre di tutti i kami.

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Nel Kojiki ("Memorie degli eventi antichi"), si narra che il primo gesto di Izanagi ed Izanami fu quello di far sorgere le terre dall'oceano e mescolarle con una lancia chiamata Ame-Nu-Hoko. Con il fango che si ammassò colando dalla lancia ebbe origine la prima isola: Onogaro-Shima (il Regno Terreno).
In seguito gli dei crearono altre otto grandi isole che divennero la terra di Yamato, il Giappone. Le due divinità abbandonarono il Regno del Cielo e stabilirono la loro nuova dimora sulla Terra. Dalla loro unione nacquero il dio del mare O-Wata-Tsu-Mi, il dio delle montagne O-Yama-Tsu-Mi, il dio degli alberi Kuku-no-chi e il dio del vento Shina-Tsu-Hiko.
La nascita dell'ultimo dio, quello del fuoco Kagu-tsuchi, costò la vita ad Izanami. Izanagi, adirato, uccise il figlio e scese all'inferno (Yomi-Tsu-Kumi) con l'intento di condurre nuovamente la sua compagna nell'Onogaro-shima; al suo arrivo, il dio scoprì che la sua sposa si era nutrita con il cibo infernale ed era diventata un demone malvagio. Izanagi fuggì in superficie ed Izanami restò nello Yomi-Tsu-Kumi divenendone la terribile regina.
Ritornato sulla Terra, Izanagi volle lavarsi dal sudiciume che lo aveva ricoperto ed eseguì un rito di purificazione. Si tuffò in un fiume e soffiandosi il naso originò il dio Susanoo (Susa-no-wo), signore della tempesta; dal suo occhio destro nacque Tsukuyomi, divinità della Luna e da quello sinistro Amaterasu, dea del Sole.

Izanami

Izanami (in lingua giapponese: "Colei che invita") è una divinità dello shintoismo.
È sorella e compagna del dio Izanagi ("Colui che invita").
Nella mitologia giapponese è la dea creatrice, madre di tutti i kami.

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Nel Kojiki ("Memorie degli eventi antichi"), si narra che il primo gesto di Izanagi ed Izanami fu quello di far sorgere le terre dall'oceano e mescolarle con una lancia chiamata Ame-Nu-Hoko. Con il fango che si ammassò colando dalla lancia ebbe origine la prima isola: Onogaro-Shima ("il Regno Terreno"). In seguito gli dei crearono altre otto grandi isole che divennero la terra di Yamato, il Giappone.
Le due divinità abbandonarono il Regno del Cielo e stabilirono la loro nuova dimora sulla Terra. Dalla loro unione nacquero il dio del mare O-Wata-Tsu-Mi, il dio delle montagne O-Yama-Tsu-Mi, il dio degli alberi Kuku-No-Chi e il dio del vento Shina-Tsu-Hiko. La nascita dell'ultimo dio, quello del fuoco, costò la vita ad Izanami che finì nello Yomo-Tsu-Kumi (l'inferno).
La dea si nutrì con il cibo infernale e si trasformò in un demone malvagio. Izanagi scese all'inferno con l'intento di riportare la sua compagna sulla Terra e ne vide l'aspetto terrificante. La dea sentendosi ricoperta di vergogna, si adirò con lo sposo e lo inseguì decisa ad ucciderlo.
Izanagi riuscì a fuggire e sbarrò le porte dello Yomo-Tsu-Kumi con un enorme masso.
Izanami adirata gli gridò che avrebbe preso la vita di 1000 umani per ogni giorno di lontananza. Allora Izanagi, furente, le rispose che lui avrebbe dato la vita a 1500 umani per ogni giorno. Fu così che la morte entrò nel mondo.

Amaterasu

Amaterasu-ō-mi-kami letteralmente "Grande dea che splende nei cieli"), generalmente abbreviato in Amaterasu, è la dea del Sole (divinità da cui discendono tutte le cose) nella religione shintoista. È considerata la mitica antenata diretta della famiglia imperiale giapponese.

Amaterasu

Amaterasu è comunemente indicata come di sesso femminile, nonostante il Kojiki, il più antico documento scritto della storia nipponica, dia pochi indizi riguardo al suo sesso: il linguaggio giapponese antico non usava pronomi specifici per i generi. Alcuni altri libri come lo Hotsuma Tsutae, descrivono la divinità come maschile.

Esistono tre differenti leggende sulla sua nascita:
Secondo quanto narrato nel Kojiki ("Memorie degli eventi antichi") ed in un testo alternativo del Nihonshoki ("Annali del Giappone"), Amaterasu, la prima dei tre figli nobili di Izanagi, nacque dal suo occhio sinistro mentre questi stava purificando sé stesso in un fiume dopo la sua visita al mondo sotterraneo (Yomi-Tsu-Kumi). Izanagi le affidò il governo delle Alte Pianure Celestiali (Takamagahara) ed il gioiello Mikuratana no Kami.
Il testo principale del Nihonshoki racconta invece che Izanagi e Izanami crearono tutti i kami della terra, quindi per dare loro un "Signore di tutti" crearono insieme Taiyo no Kami ("Divinità del Sole"), a cui affidarono il compito di governare sugli affari dei cieli.
In una terza versione (contenuta sempre nel Nihonshoki) Amaterasu viene creata da uno specchio di rame bianco tenuto in mano da Izanagi.

Il Kojiki riporta un antico racconto che è chiaramente un esempio dell'occorrenza del tema della scomparsa del Sole. In seguito ad una discussione con il suo indisciplinato fratello, il dio della tempesta Susanoo, questi distrusse gli argini delle risaie piantate da Amaterasu e ne ostruì i fossati. Amaterasu ne fu così imbarazzata da ritirarsi nella caverna Ama-no-Iwato, precipitando il mondo nell'oscurità.
Le altre divinità la pregarono di uscire fuori, ma senza successo. Quindi la dea Ama-no-Uzume ebbe un'idea: appese uno specchio ad un albero vicino ed organizzò una festa, esibendosi in una danza erotica di fronte alla caverna. Fece ridere talmente tanto gli altri dei da incuriosire Amaterasu e spingerla a sbirciare fuori. Vedere il proprio riflesso nello specchio la stupì talmente che gli altri dei riuscirono a tirarla fuori dalla caverna e a convincerla a ritornare in cielo.

Susanoo

Generato dal soffio di Izanagi, il Dio Creatore, durante il compimento di un harai (rito di purificazione). Venne incaricato dal padre di dominare la Piana del Mare.

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La sua forza ed il suo coraggio erano pari unicamente alla sua insolenza ed al suo carattere bellicoso. Annoiato dalla monotonia dell'incarico assegnatogli lo abbandonò, dandosi ad una serie di gesti violenti nei confronti degli esseri umani e degli altri Kami.
Si narra che la sorella Amaterasu, fu una delle numerose vittime dei suoi "dispetti". Pare infatti che Susanoo, sceso sulla Terra, distrusse tutte le risaie che la Dea aveva costruito per nutrire gli uomini e che lei, sentendosi oltraggiata, si rinchiuse in una grotta e ne sbarrò l'accesso facendo calare l'oscurità sul mondo. Solo grazie ad uno stratagemma i Kami riuscirono a condurre nuovamente Amaterasu allo scoperto e a riportare alla normalità la situazione.
Per quest'episodio, Susanoo venne condannato all'esilio e cacciato sulla Terra nella regione di Izumo.
Fu allora che il Dio divenne un difensore dell'umanità e si dedicò alla causa del bene. Lottò contro Yamata no Orochi, un potente serpente ad otto teste per salvare una giovane destinata al sacrificio. Ucciso il mostruoso animale, lo fece a pezzi e scoprì che nella sua coda era celata una grande spada, Kusanagi no Tsurugi, servendosi della Spada di Totsuka (十挙剣 Totsuka no Tsurugi?), una spada che trasporta la vittima colpita in un'altra dimensione ove regna un'illusione eterna. Questa creatura possiede anche uno scudo potentissimo, lo Scudo di Yata in grado di bloccare qualsiasi attacco, che venne utilizzato contro Izumo.

Inari

Inari , o anche Oinari, è il kami ("divinità") giapponese della fertilità, del riso, dell'agricoltura, delle volpi, dell'industria e del successo terreno. Inari è rappresentato come maschio, femmina o androgino e alle volte considerato come costituito da un collettivo di tre o cinque kami individuali, ed è una figura popolare sia nelle credenze shintoiste, che in quelle buddiste giapponesi. Le volpi di Inari o kitsune sono di un bianco candido e agiscono come sue messaggere.

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Inari è stato ritratto sia in forma maschile che femminile. Secondo la studiosa Karen Ann Smyers, le rappresentazioni più popolari sono quella di un uomo anziano che porta del riso, di una giovane dea del cibo e di un bodhisattva androgino[1]. Non esiste un punto di vista teologico ortodosso, il genere sessuale delle sue rappresentazioni varia secondo le credenze personali[1]. A causa della sua stretta associazione con le kitsune, Inari viene a volte ritratto come volpe, comunque sebbene questa credenza sia diffusa sia i sacerdoti shintoisti, che quelli buddisti, la scoraggiano. Inari può apparire anche in forma di serpente o drago e in un racconto della tradizione popolare appare a un uomo malvagio nella forma di un ragno mostruoso per insegnarli una lezione.I principali simboli di Inari sono la volpe e il gioiello che esaudisce i desideri. Altri elementi associati a lui, e a volte alle sue kitsune, includono la falce, un fascio di steli o sacco di riso e una spada.

Shinigami

Lo Shinigami, (letteralmente "Dio della morte") è la personificazione della morte nella mitologia giapponese, l'equivalente del "mietitore di anime" occidentale.

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La mitologia degli shinigami è piuttosto recente, in quanto non sembra esistesse prima del periodo Meiji: molto probabilmente si tratta di un mito importato dall'Europa. La figura fu adottata molto rapidamente in Giappone, e compare ad esempio nell'opera rakugo Shinigami (probabilmente basata sull'opera italiana Crispino e la Comare, a sua volta basata sul racconto Der Gevatter Tod dei fratelli Grimm) e nell'Ehon Hyaku Monogatari ("Libro illustrato di cento storie") di Shunsen Takehara. Secondo altri, però, il mito potrebbe essere stato importato dalla Cina: secondo il critico letterario Masao Azuma, "in origine non c'era alcun culto della morte in Giappone. In Cina ci sono figure simili al mietitore di anime, chiamate Somujo o Koshinin, il cui compito è portare gli spiriti al Meifu (la Terra dei Morti)". 

Tsukuyomi

Tsukuyomi, è il dio della Luna nello Shintoismo e nella mitologia giapponese. Il nome Tsukuyomi è una combinazione delle parole giapponesi per "luna; mese" (tsuki) e "leggere; contare" (yomu). Un'altra interpretazione è che il nome sia una combinazione di "notte illuminata dalla luna" (Tsukiyo) e un verbo che significa "guardare" (miru). Un'ulteriore interpretazione è che il Kanji per la parola "arco" (弓, yumi) fu confuso con il kanji per "yomi". "Yomi" potrebbe anche essere riferito all'oltretomba giapponese, anche se questa interpretazione è poco plausibile.

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Tsukuyomi era il secondo dei "tre nobili bambini" nati quando Izanagi, il dio che creò la prima terra, Onogoro-shima, si stava purificando dai suoi peccati mentre si stava lavando dopo essere scappato dall'Oltretomba e dalle grinfie della sua feroce moglie morta, Izanami. Tsukuyomi nacque quando Izanagi lavò il suo occhio destro. Comunque, in una diversa versione della storia, Tsukuyomi nacque da uno specchio fatto di rame bianco nella mano destra di Izanagi.
Dopo essersi arrampicato su una scala celestiale, Tsukuyomi visse nel paradiso, noto anche come Takamagahara, con sua sorella Amaterasu, la dea del Sole.
Tsukuyomi fece infuriare Amaterasu quando egli uccise Uke-Mochi, la dea del cibo. Un giorno, Amaterasu mandò Tsukuyomi a rappresentarla a un banchetto organizzato da Uke Mochi. La divinità creò il cibo girandosi verso l'oceano e sputando un pesce, poi si girò verso la foresta e uscì selvaggina dal suo ano, infine si girò verso una risaia e sputò una ciotola di riso. Tsukuyomi era così disgustato dalla cosa che, anche se tutto sembrava squisito, questo pranzo era stato realizzato in una maniera disgustosa, quindi la uccise.
Presto, Amaterasu venne a sapere cosa era successo, ed era così arrabbiata che si rifiutò per sempre di vedere Tsukuyomi, trasferendosi in un'altra parte del cielo. Questo è il motivo per il quale il giorno e la notte non sono mai insieme. In una versione successiva del mito, Uke Mochi è uccisa da Susanoo.

11837261-shinto-symbol-golden-torii-gate-icona-della-fede-shintoista-su-sfondo-azzurro-del-cielo-con-raggiSimbolismo

Un torii è per antonomasia il simbolo universalmente riconosciuto dello Shintoismo. E' il tradizionale portale d'accesso giapponese che porta ad un jinja (santuario shintoista) o, più semplicemente, ad un'area sacra. La sua struttura elementare è formata da due colonne di supporto verticali e un palo orizzontale sulla cima e frequentemente viene dipinto in colore vermiglio. Tradizionalmente sono fatti di pietra o legno, ma in tempi recenti i costruttori hanno iniziato ad usare anche l'acciaio o il cemento armato. Generalmente i torii si trovano a gruppi di tre, ma fuori dai templi o dai luoghi di culto non manca mai. Il numero è tuttavia variabile. Ad esempio, i santuari dedicati al dio Inari possiedono tipicamente molti torii, mentre il santuario di Fushimi Inari-taisha a Kyoto possiede addirittura migliaia di torii.

La loro costante presenza nello shintoismo è dovuta al fatto che il passaggio sotto di esso è considerato una prima forma di purificazione, poi completata con le abluzioni rituali nelle immediate vicinanze del santuario. Le credenze popolari tendono ad identificarlo semplicemente come un simbolo di fortuna e prosperità. Per questo è costume che una persona che ha ottenuto successo negli affari doni un torii come segno di gratitudine agli dèi.

 

Caodaismo

Il Caodaismo o Cao Đài (nome ufficiale: "Chiesa della Terza Rivelazione"), cioè "luogo elevato", o secondo altre versioni "Grande Palazzo", è un nuovo movimento religioso fondato nel 1926 presso Tay Ninh (Vietnam meridionale) da Ngo Van Chieu e da altri discepoli dell'Essere Supremo. I fondatori di questo culto sostenevano di avere ricevuto, nel corso di una seduta spiritica, una rivelazione da Dio, il quale ordinò loro di creare una nuova religione sincretica mescolando vari elementi di dottrine religiose sia orientali che occidentali.

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La storia di tale Chiesa, concretamente, inizia alcuni anni prima. Nel 1919 Ngo Van Chieu, funzionario dell'amministrazione coloniale francese e spiritista praticante, coordinava una serie di esperimenti con diverse ragazze medium. In varie sedute si manifestò un'entità chiamata "Cao Dai", che si presentò come la somma divinità. Sempre in una seduta spiritica, la notte di Natale del 1925, fu indicato che si doveva procedere alla fondazione della Chiesa e che ne doveva diventare il primo pontefice, l'anziano mandarino Le Van Trung.

I caodaisti credono in un unico Dio, il quale ha fondato le principali religioni del mondo, quali l'Ebraismo, l'Induismo, il Taoismo, il Confucianesimo,lo Shintoismo, il Buddhismo, il Cristianesimo, l'Islamismo.

Caodaism SymbolSimbologia

La pratica religiosa caodaista si fonda su preghiere, culto degli antenati, non-violenza (veramente, fino ad un recente passato, la Chiesa Cao Dai aveva delle proprie milizie armate private, che hanno svolto un ruolo nelle varie guerre civili indocinesi) e vegetarianesimo allo scopo di ottenere una rinascita favorevole tramite reincarnazione o, meglio ancora, entrare in paradiso e sottrarsi al ciclo di vita e di morte. I "santi" o "spiriti guida" o epifanie (manifestazioni) del divino, nel caodaismo sono diversi. Tra loro ricordiamo in particolare: la divinità indiana Krishna, il mitico conquistatore preistorico tartaro dell'Indocina, nonché inventore delle arti marziali, l'imperatore Huang Vong, Mosè, Buddha, Laozi, Confucio, Gesù, Maometto, Sant'Antonio abate, Giovanna d'Arco, Victor Hugo, il poeta cinese, celeberrimo in tutta l'Asia, Lì-Tai-pe ed il presidente cinese Sun Yat-sen. Dio viene rappresentato come un occhio divino.

 

Tenrikyo

Il Tenrikyo ( letteralmente insegnamento della ragione divina) è una religione di origine giapponese. A fondarla fu una donna, Miki Nakayama che, dal 1838 in poi, passò attraverso una serie di esperienze rivelatorie. A partire da questa data, i suoi seguaci si riferirono a lei come Oyasama (lett. Madre Onorata). Si calcola che il Tenrikyo abbia in tutto il mondo circa 2 milioni di fedeli, di cui 1 milione e mezzo nel solo Giappone.

Precetti

Il precetto principale della religione tenrichista è raggiungere lo yoki yusan o yoki gurashi, ossia la vita gioiosa sulla Terra, attraverso la carità e l'astensione da ingordigia, egoismo, odio, rabbia e arroganza.
Yo (陽) significa "positivo", e ha la stessa connotazione di Yang nello Yin e Yang cinese.
Ki (氣) vuole dire "spirito" o "energia", come il Qi cinese.
Yusan (遊山), che significa "gita in montagna o nei campi" (lett. escursione), suggerisce una vita socievole, estroversa.
Gurashi (暮) sta invece per "sostentamento", e accenna a un modo di vivere giorno per giorno.

Divinità

I seguaci credono in un solo Dio, Tenri-O-no-Mikoto, "Divino Re della Ragione Celeste", che è ritenuto creatore e padre premuroso di tutto il genere umano.

La reincarnazione è parte del credo, ma ha un'importanza secondaria. Gli insegnamenti-chiave includono:
Moto-no-Ri - il principio delle origini;
Kashimono-Karimono (una cosa prestata, una cosa presa in prestito) - il rapporto naturale fra il corpo umano e Dio;
Hinokishin - lo sforzo volontario come giusto mezzo per dimostrare gratitudine nella relazione Kashmono-Karimono (attraverso la carità e il servizio pubblico);
Tanno (benevolenza) - un atteggiamento costruttivo nei confronti delle preoccupazioni, della malattia e delle difficoltà, senza dare giudizi su ciò che successo nel passato;
Juzen-no-Shugo - dieci verità o miracoli coinvolti nella creazione, che si ritiene siano applicati continuamente in ogni parte dell'universo.

Illuminazione

Nel Tenrikyo esistono tre livelli successivi di comprensione della natura di Dio: il primo è Kami, che indica la presenza di Dio nella vita di tutti i giorni; il secondo è Tsukihi (lett. Luna Sole), ossia Dio visto come creatore della natura e delle leggi naturali; infine Oya (Genitore), cioè Dio come padre degli esseri umani.
Questi termini indicano le tre fasi successive attraverso cui i credenti possono capire un singolo dio, durante il percorso che li conduce alla maturità spirituale.

480px-Tenrikyo emblem.svgSimbologia

Il Kagura è il simbolo della creazione dell'uomo e della sua crescita fino all'età adulta, indicando così la genesi del mondo umano e del suo sviluppo completo. 

Questo simbolo, chiamato anche il Servizio Kagura, esprime la verità divina della Creazione. E' compiuto da dieci ministri debitamente scelti: ciascuno di essi porta una maschera come segno della provvidenza divina che si manifesta attraverso il movimento delle mani in armonia con il canto degli Inni sacri ed è accompagnato da nove strumenti musicali.

Il Servizio Kagura esprime l'attualizzazione della gioia che riporta l'UOMO al momento originario della creazione, ed è come un coro armonico che canta le opere di Dio-Genitore. Quando i ministri celebrano all'unisono il Servizio in onore di Dio-Genitore i loro cuori saranno uniti nella gioia e saranno un Cuor solo ed un'anima sola con Dio-Genitore. Accettando l'unione di questi cuori Dio-Genitore esulterà e il mondo sarà come un'esplosione di gioia condivisa tra Dio-Genitore e gli uomini.


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