"Ho del materiale scottante sulla misteriosa Area 51. Si tratta di racconti, foto e filmati esclusivi offerti da alcuni suoi ex dipendenti".

Le parole, quasi un monito alle orecchie del governo americano, vengono dalla bocca di Peter Yost, produttore televisivo di National Geographic, che in questi giorni ha annunciato di possedere numerose informazioni riguardo alla struttura militare della United States Air Force, nota per essere oggetto da anni dei più disparati folklori ufologici. Il documentario, stando alle dichiarazioni di Yost, è una vera e propria "bomba" e "verrà trasmesso in primavera con tanto di foto e filmati esclusivi ripresi proprio all’interno della struttura militare".

Insomma, tutta la verità sulla base militare più misteriosa del pianeta, raccontata da testimoni di primo livello, "tutta gente che prima vi operava all'interno e ora è con un piede nella fossa", spiega l'imprenditore. "Hanno dai 70 ai 90 anni e diciamo che è giunto il momento per diffondere la loro storia, ora o mai più!".

Ma le bufale, si sa, sono le premesse di una pubblicità vincente. E chi meglio può saperlo se non un produttore televisivo di fama internazionale come Yost. Del resto, anche le indiscrezioni annunciate negli scorsi mesi da Julian Assange, co-fondatore di WikiLeaks, alla prova dei fatti hanno lasciato tutti a bocca asciutta.

Tuttavia, bisogna dirlo, la risposta di Yost alle provocazioni della stampa che chiedeva conferma dei suoi commenti è sembrata più che eloquente. "Alcune delle cose che ci sono state nascoste - ha infatti rivelato Yost - sono abbastanza notevoli".


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