L'invasione aliena è entrata a far parte definitivamente della nostra vita, e forse delle nostre paure. Ma, nel mondo reale, se venissero predatori extraterrestri a portarci via, per qualsiasi loro ragione, non si potrebbe evitare che ciò accada? Possiamo realmente sopravvivere ad un attacco?

Questa volta a parlarne è John Alexander, un ex colonnello in pensione dell'Esercito americano, che ha di recente scritto il libro libro "UFOs: Myths, Conspiracies and Realities (Thomas Dunne Books)", in cui affronta l'argomento senza troppi mezzi termini. Secondo l'autore, gli alieni, invece che attaccare e distruggere l'umanità come nei blockbuster americani, potrebbero ottenere gli stessi intenti con la diplomazia o semplicemente con armi meno invasive per il territorio, come quelle batteriologiche.  Il tipo di attacco alieno alla nostra umanità, sarebbe condizionato dal tipo di obbiettivo da raggiungere e in ogni caso, sepre secondo Alexander, l'uso della forza, almeno inzialmente, sarebbe quello meno indicato. Un attacco alieno, in ogni caso, sarebbe per noi fatale. "Se lo spopolamento umano dalla Terra è uno degli obiettivi, il modo più semplice per raggiungere lo scopo sarebbe quello di introdurre uno o più organismi biologici che uccidano gli esseri umani".

"Non vi è motivo, per loro, esercitare degli sforzi in termini di tempo per eliminare le forze armate della Terra. La guerra biologica sarebbe il mezzo più efficace, è a basso consumo energetico ed è un mezzo sicuro, per loro, di conquistare la Terra. Per gli alieni sarebbe una opzione senza rischio".

Non è dello stesso parere il genio vivente della fisica Stephen Hawking, che l'anno passato aveva rilasciato un corposo dossier scientifco sull'argomento, raccolto poi in video dalla History Channel. Per Hawking, l'umanità dovrebbe starsene altamente alla larga dagli estraterrestri, smettere di cercarli e evitare di lanciare messaggi nel cosmo. La loro venuta potrebbe essere devastante, come quella dei conquistadores spagnoli e portoghesi in Sud America e peggio ancora, potremmo attirare dei predoni del cosmo.

Alexander riconosce la paura di Hawking inerente un contatto ET: "Secondo la sua ipotesi, ci possono essere bande di predoni di ET, che perlustrano l'Universo alla ricerca di materie prime per la loro sopravvivenza. Di conseguenza, gli abitanti di un pianeta in possesso di tali sostanze sarebbero solo dei disagiati, soggetti a rimozione".

Si tratta di una visione meno utopostica di invasione aliena, rispetto a quella presentata da Alexander. E, indipendentemente da ciò che cerchiamo di fare per salvare noi stessi - sia nel cinema che nella vita reale - ogni tipo di intenzione ostile verso di noi da parte di alieni, fa pensare che sta girando davvero male per noi.

Una cosa è certa, di tutto ciò per adesso, non si vede nulla, a parte le pellicole di Hollywood.


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