L'Europa si prepara a dare la caccia a E.T. Andra' a cercare al di fuori del Sistema Solare i pianeti in cui la vita e' possibile e lo fara' con il piu' grande 'occhio' che dalla Terra si aprira' verso il cielo.

Finalmente dopo la chiusura del S.E.T.I. si riapre la caccia agli alieni. ''Il telescopio si avvarra' di uno specchio principale del diametro di 42 metri e contera' su un sistema di ottiche adattative che permetteranno di correggere le distorsioni causate dall'atmosfera terrestre'', ha spiegato il direttore dell'Eso, Bruno Leibundgut, che si trova a Napoli per il congresso sulle distanze cosmiche in corso presso l'Osservatorio Astronomico di Capodimonte dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). ''La tecnologia usata per costruire questo telescopio - ha proseguito - ci permettera' di cercare i pianeti in maniera diretta''. Si potranno cioe' osservare i pianeti direttamente e non nel momento in cui transitano davanti al disco della loro stella.

''Il nostro obiettivo - ha aggiunto il direttore dell'Eso - e' cercare esclusivamente i pianeti che si trovano nella cosiddetta fascia abitabile, ossia ad una distanza dalla loro stella tale che sulla loro superficie possa trovarsi acqua allo stato solido, gassoso ma soprattutto liquido, in grado quindi di ospitare potenzialmente forme di vita''. Il telescopio, che ha un costo di circa 1 miliardo di euro, aiutera' anche a studiare la natura dell'energia oscura, cosi' come a studiare i buchi neri molto massivi e le prime galassie. Sara' costruito sulle Ande cilene, a circa 20 chilometri dal Very Large Telescope (Vlt).

Il prossimo passo, ha aggiunto Leibundgut, sara' riunire i Paesi aderenti all'Eso (fra i quali l'Italia) per programmare lo stanziamento dei fondi destinati alla realizzazione del telescopio.''Se tutto andra' bene - ha sottolineato Leibundgut - l'inizio dei lavori si prevede per il 2012''.

L'Europa dunque si prepara a cercare forme di vita extraterrestre mentre negli Stati Uniti la scure dei tagli ai fondi alla ricerca si e' abbattuta sull'Allen Telescope Array (Ata), una rete di 42 parabole situata in California che ha messo un freno alla ricerca di E.T.