Gli astronauti possono diventare deboli come ottantenni dopo soli sei mesi di soggiorno sulla Stazione spaziale internazionale (Iss).

lo spazio fa invecchiare prima gli astronautiLo sostiene uno studio della Marquette University di Milwaukee apparso sul Journal of Physiology, sottolineando che però, dopo pochi mesi sulla Terra, tutto ritorna alla normalità. Ma cosa succederebbe se, una volta giunti su Marte, fosse necessaria un’urgente passeggiata per portare a termine una riparazione? Potrebbero questi uomini (o donne) trovare le energie e le forze per affrontare i lavori di routine? Questione di giusto esercizio e terapie appositamente studiate nel campo della medicina rigenerativa e dell’anti-aging: insomma gli astronauti possono, in parte, contrastare il logoramento psicofisico registrato in orbita, ma se non cercano di annientarlo sei mesi possono diventare come quarant’anni.

LO STUDIO – Il team della Marquette University, guidato dal dottor Robert Fitts, ha seguito nove russi e statunitensi residenti nella Iss, monitorandone il livello muscolare del tricipite della sura (un muscolo della gamba) attraverso biopsie e osservandoli dal 2002 al 2005, all’inizio e alla fine di una missione. Il risultato dello studio è che, oltre alla compromissione della salute nella fisiologia cardiovascolare c’è anche un tale indebolimento della massa muscolare da rendere quella un uomo di quarant’anni equivalente a quella di un ottantenne e una volta tornati a terra, non riescono per un periodo di 2-4 settimana a guidare un'auto.

L’aspetto affascinante e decisamente peculiare è la transitorietà del fenomeno in questione, che ha un effetto decisamente effimero: subito dopo essere tornati sulla Terra gli astronauti riprendono il tono muscolare corrispondente a quello della loro età.